Mini Ray a Gpl, anche la piccola BMW mette le bombole

Pienamente in linea con le politiche di casa BMW, anche la MINI diventa ecologica e, grazie alla partnership con l'italianissima Landi Renzo, farà spazio alle bombole a GPL, permettendo così di percorrere 100 Km con appena 4 euro.

Piccola, snob ed evergreen. Ma da oggi anche più verde ed economica. Chi l’avrebbe detto che pure lei, così cool e “modaiola”, avrebbe “ceduto” alla tentazione di consumare meno ed essere alla portata di tutti. Alla fine, complice la crisi o forse semplicemente la necessità di cavalcare “l’onda della sostenibilità“, pienamente in linea con le politiche di casa BMW, anche la MINI diventa ecologica e, grazie alla partnership con l’italianissima Landi Renzo, farà spazio alle bombole a GPL, permettendo così di percorrere 100 Km con appena 4 euro.

Arriva a partire da ottobre 2009, in esclusiva per il mercato italiano, la MINI Ray G, la Mini a doppia alimentazione che, grazie agli incentivi, può essere acquistata per 15.900 euro, comprensivi dei 2.000 euro di finanziamento statale e dello sconto di 1.300 euro offerto dalle concessionarie MINI fino al 31 dicembre 2009. Che scendono ulteriormente a 14.400 euro in caso di rottamazione di una vettura con oltre 10 anni di età.

Il doppio impianto oltre a garantire un’autonomia complessiva superiore ai 1.100 Km grazie alla combinazione dei due serbatoi, permette di ridurre le emissioni di carbonio del 30% e del 20% di idrocarburi, azzerando quelle di particolato, emettendo soltanto 115 gr/km di CO2.

Il tutto senza rinunciare al design e alla potenza – la quale rimane invariata a 75 CV nell’utilizzo a benzina e scende a 71 CV con alimentazione GPL – che contraddistinguono la piccola di casa BMW. Ma soprattutto al portabagagli, essendo il serbatoio toroidale del GPL – con una capacità di 30 litri (24 effettivi) – sistemato al posto della ruota di scorta. Rimangono identici alla MINI RAY anche gli intervalli di manutenzioni ogni 30.000 chilometri, a cui si somma l’obbligo di sostituire per legge la bombola del gas dopo 10 anni.

Le principali differenze riscontrate con la versione a benzina rimangono il serbatoio aggiuntivo, la presa per il rifornimento GPL affiancata al bocchettone della benzina e la presenza del rail all’interno del vano motore.

Con la possibilità, attraverso un pulsante posto davanti la leva del cambio, di scegliere in qualsiasi momento quale carburante utilizzare, anche se l’avviamento avverrà sempre a benzina, salvo poi passare al gas dopo 100 secondi. Esaurito il GPL in marcia, invece, la commutazione a benzina avviene in automatico, non prima che un segnale sonoro e un led giallo/verde lo abbiano debitamente segnalato al conducente.

L’omologazione dell’impianto è curata direttamente da BMW Group Italia in collaborazione con Landi Renzo per la quale l’accordo “rappresenta un altro importante riconoscimento alla capacità del gruppo Landi Renzo di fornire soluzioni in tema di mobilità eco-sostenibile ai più importanti player del settore auto“, commenta soddisfatto l’amministratore delegato Claudio Carnevale.

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