Il sindaco di Londra, Sadiq Khan, ha proposto agli autisti una tariffa su base chilometrica e di non dotare di parcheggi le nuove aree di sviluppo urbano.
Mobilità sostenibile: come incoraggiare ad andare in bici o e camminare per ridurre la congestione e l’inquinamento atmosferico nelle grandi città? Far pagare chi si ostina o utilizzare l’auto per ogni chilometro che macina. È l’idea del neo sindaco di Londra, Sadiq Khan, che ha proposto agli autisti una tariffa su base chilometrica.
Ma non solo. Khan ha in mente di non dotare di parcheggi le nuove aree di sviluppo urbano. In questo modo, se in Francia o in Italia si dà un incentivo a chi preferisce la bici, in Inghilterra, al contrario, si fa pagare chi prende l’auto.
L’obiettivo, secondo i progetti del sindaco, è quello di eliminare 3 milioni di spostamenti in auto al giorno e arrivare a un futuro (entro il 2041) in cui l’80% degli spostamenti avvengano con i mezzi pubblici, a piedi o in bici. Una strategia che, in collaborazione con Transport for London – l’agenzia per la mobilità di Londra – mira a trasformare le strade della capitale britannica, a migliorare i trasporti pubblici e a creare opportunità per nuove case e posti di lavoro, per garantire che Londra sia una città “più verde, più sana e più prospera”.
Così, il laburista musulmano Khan, eletto l’anno scorso, segue degnamente il lavoro del suo predecessore, Boris Johnson, che già fu decisamente a favore della bici. Con lui, infatti, nacquero le Cycle Superhighways nel cuore della città, le mini-Holland, in cui l’infrastruttura urbana è incentrata sulle bici, come in Olanda, e si intensificò il bike sharing.
Oggi, quindi, in una città in continua crescita demografica (si prevede che la popolazione londinese arriverà a 10,5 milioni in 25 anni), si continua a fare ancora molto verso una mobilità rispettosa dell’ambiente. Il tutto basandosi sulla visione di una migliore Londra che il sindaco ha descritto come “A City for All Londoners” (“Una città per tutti i londinesi”) e che mette la salute delle persone e la qualità della vita al centro della pianificazione del trasporto della città.
“Londra crescerà in modo sostenibile – dice il sindaco – e non solo migliorerà la vita delle persone, ma sosterrà anche l’economia crescente, i cui vantaggi si sentiranno in tutto il Regno Unito”.
Per queste ragioni, questa nuova strategia di trasporto del progetto mira a cambiare il modo in cui le persone scelgono di viaggiare, prevedendo che entro il 2041 l’80% di tutti i viaggi di londinesi sarà effettuato a piedi, in bicicletta o in mezzi pubblici. Oggi questo dato si attesta al 64%, il che non è comunque male per una città come Londra e se consideriamo come siamo messi in Italia.
Le misure della Transport Strategy
Le misure, ben descritte qui, prevedono:
- l’aumento delle zone libere da auto
- l’aumento del numero di giorni di chiusura delle strade alle automobili
- meno parcheggi rispetto a quelli attuali
- assenza di parcheggi nelle zone ben collegate con i servizi pubblici
- parcheggi per biciclette
Allo studio, inoltre, vi è anche una modifica dell’attuale Congestion Charge, con una tariffa che dovrebbe variare anche in base ai chilometri percorsi.
“Dobbiamo far sì che non usare l’automobile sia la scelta più conveniente, più sicura e più comoda per i londinesi – commenta Khan. Questo è fondamentale, non solo per affrontare l’intasamento delle nostre strade, ma anche per ridurre l’inquinamento atmosferico e migliorare la salute di tutti i londinesi”.
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Un bel futuro quello che si delinea per Londra. Ma in Italia da che punto dovremmo partire?