Gli artigiani trevigiani si inventano un kit di conversione per auto elettriche. E presentano il progetto alla UE, che potrebbe finanziarlo al 50%
Kit di conversione in auto elettriche made in Italy. Anzi in Treviso. Un consorzio di artigiani e di Comuni veneti (Castelfranco Veneto, Conegliano, Follina, Montebelluna, Oderzo, Pieve di Soligo, Treviso, Vittorio Veneto) ha presentato il progetto SUMMIT: Sustainable Urban Mobility Management in Treviso Province. Da una parte un kit di conersione per auto tradizionali, dall’altra una rete di colonnine di ricarica in Provincia di Treviso.
Il progetto è appoggiato da CNA e Confartigianato provinciali e predeve un investimento pari a 1,15 milioni di euro. Se verrà approvata la richiesta, la metà li metterà l’Unione Europea tramite il programma Life+, il resto l’azienda di vendita di energia elettrica e gas Ascotrade del Gruppo Ascopiave.
In pratica gli artigiani veneti hanno ideato il kit di trasformazione delle auto tradizionali in auto elettriche, il cosiddetto retrofit, e lo hanno fatto testare ad altri artigiani locali: riparatori, meccanici ed elettricisti veneti, in collaborazione con alcuni poli universitari.
Poiché il kit funziona, si è pensato al secondo problema: diffondere le colonnine di ricarica sul territorio della Provincia di Treviso, negli otto Comuni che aderiscono al progetto. La scelta, come riporta la Tribuna di Treviso, è caduta sui punti di ricarica, luoghi dove installare fino a 10 colonnine in una volta sola.
Se la cosa va in porto ci guadagnano tutti, Ascotrade compresa: “Da un lato ravvediamo in questo progetto i benefici per la comunità in termini di diminuzione di inquinamento – ha spiegato Stefano Busolin, presidente dell’azienda – dall’altro una possibilità di crescita aziendale, alla luce dei cali nelle vendite di metano, attraverso la possibilità di vendere energia attraverso i mobility center, come già stanno facendo alcuni nostri competitor nelle province limitrofe“.
Partecipa all’iniziativa anche Volvo, che metterà a disposizione dei Comuni alcune sue auto già convertite con il kit trevigiano. Serviranno anche a dare visibilità alla possibilità di cambiare modo di guidare, passando dalla vecchia benzina o dal diesel al moderno motore elettrico.
Peppe Croce