Ricordate la Kenguru? La simpatica auto elettrica di colore giallo in grado di garantire spostamenti sostenibili anche a chi è in carrozzina? Dopo oltre 10 anni, finalmente potrà circolare per le strade delle città, lasciando il suo lungo status di concept car ed entrando a pieno titolo nel panorama dei veicoli elettrici. Quando? Tra 12-18 mesi
Ricordate la Kenguru? La simpatica auto elettrica di colore giallo in grado di garantire spostamenti sostenibili anche a chi è in carrozzina? Dopo oltre 10 anni, finalmente potrà circolare per le strade delle città, lasciando il suo lungo status di concept car ed entrando a pieno titolo nel panorama dei veicoli elettrici. Quando? Tra 12-18 mesi.
Entro il prossimo anno, dunque, le persone con disabilità potranno finalmente sperimentare una nuova indipendenza negli spostamenti in auto. La commercializzazione della Kenguru nasce dalla collaborazione tra il suo ideatore, Stacy Zoern di Austin e Istvan Kissaroslaki, un ungherese che aveva messo a punto un mezzo simile. Quest’ultimo si è trasferito in Texas, dove insieme a Zoern ha trovato 30 investitori guadagnando i 4000 mila dollari necessari per mettere l’auto sulla strada entro un anno e mezzo al massimo.
Ci sono voluti oltre 10 anni per riuscirci. Nel 2001, l’avvocato Zoern fu costretto a modificare il suo furgone, personalizzandolo per ospitare la sua sedia a rotelle. Ma il costo elevato, oltre 80 mila dollari, gli vietò tale possibilità. Così smise di guidare del tutto.
Il prezzo al pubblico sarà di circa 25.000 dollari, ma grazie agli incentivi fiscali a favore della mobilità sostenibile in vigore negli Usa, il prezzo potrebbe scendere ulteriormente.
Curiosità tecniche. La Kenguru elettrica, in fibra di vetro, sembra la sorella minore della Smart: è lunga poco più di 2 metri, è alta 1,5 ed è dotata di due batterie elettriche che le permettono di raggiungere una velocità massima di 45 chilometri orari con un’autonomia tra i 70 e i 110 km. Al suo interno può ospitare comodamente una carrozzella, con ingresso da una rampa posteriore. Una volta in auto, la sedia viene bloccata con un apposto sistema di fissaggio che permette al conducente di mettersi direttamente alla guida, rimanendo direttamente seduto sulla carrozzella.
Francesca Mancuso
Foto: Kenguru
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