E' polemica sugli incentivi per la trasformazione a gpl e metano delle auto. Secondo Federauto è un modo per buttare i soldi senza alcun riscontro apprezzabile
Tornano gli incentivi per auto GPL e metano 2012. Lo avevamo annunciato di recente, ma tra due giorni, dal 1° marzo sarà possibile prenotarsi per usufruirne. Ricordiamo che saranno circa 600 i Comuni dove richiederli. Ma è polemica sulla scarsità dei fondi messi a disposizione per la trasformazione ecologica delle auto. Il fondo disponibile è infatti di 1.785.309 euro e consentirà di effettuare circa 4.500 trasformazioni a gas incentivate. Che significa? Secondo Federauto, l’associazione dei concessionari di tutti i marchi commercializzati in Italia, gli incentivi dureranno solo qualche settimana e saranno davvero pochi coloro che riusciranno ad accedervi.
“Questo provvedimento è un bell’esempio di come si possano buttare soldi senza ottenere nessun risultato apprezzabile” ha detto Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto in una nota. “Penso che questo fondo di 1.785.000 euro sarebbe più serio darlo ai poveri che gettarlo dalla finestra. Meglio nulla che interventi che hanno il sapore amaro della beffa. È esattamente il contrario di quanto ha bisogno l’auto rispetto all’ecologia ossia: interventi pluriennali e strutturali che, tra l’altro, si autofinanzierebbero”.
Una delle poche novità in senso positivo è stata l’estensione del provvedimento anche alle auto alimentate a diesel. Ricordiamo che potranno richiedere gli incentivi le persone fisiche e giuridiche che hanno la residenza e/o la sede legale/operativa in un Comune aderente alla Convenzione ICBI e che installano un impianto di alimentazione a GPL o metano su un veicolo di proprietà (Euro 2 e Euro 3 immatricolato dopo il 01/01/1997), precedentemente alimentato a benzina. Dal 1° marzo, dunque, sarannpo avviate le prenotazioni. Per il “Progetto Dual Fuel” che riguarda il diesel, gli incentivi partiranno il 19 marzo. Per la trasformazione a Gpl l’incentivo sarà pari a 500 euro mentre per il metano sarà di 650 euro.
Aggiunge Pavan Bernacchi: “È incomprensibile come in questo momento storico si possa varare una simile piccolezza che lascia irrisolti tutti i temi sul tappeto: numeri che mancano, fatturati che crollano, produzione di CO2 in aumento, incremento dei licenziamenti o del ricorso agli ammortizzatori sociali, obsolescenza parco auto, fiscalità auto aziendali e balzelli sulle auto di lusso. Tenendo presente tutto ciò questa misura su GPL e metano è doppiamenteincomprensibile e potrebbe suonare come una beffa per i concessionari e per i clienti. Auspico che il Governo dia invece risposte concrete e articolate rispetto al piano organico presentato dalla Federauto già il mese scorso. La situazione è drammatica e siamo stanchi di non risposte o, ancor peggio, di risposte beffa come potrebbe apparire questo incentivo che verrà esaurito in poche settimane senza lasciare traccia”.
E il referente del Ministero per la gestione delle prenotazioni, Alessandro Tramontano, Presidente del Consorzio Ecogas, ha spiegato: “Considerando l’esiguità del fondo allo scopo di permettere un maggior numero di trasformazioni incentivate, è stato concordato tra le associazioni che rappresentano il comparto industriale artigianale GPL metano, firmatarie dell’Accordo di Programma (Consorzio Ecogas, CNA e Confartigianato Autoriparazione), il Ministero dell’Ambiente e l’Ufficio ICBI, di mantenere un incentivo finale all’utente di pari importo a quello previsto dalle precedenti edizioni e dagli incentivi MSE (€ 500 per il GPL e € 650 per il metano), ma di comporre il contributo nel seguente modo: 150 € di sconto da parte dell’installatore sul listino prezzi massimi nazionale (MSE 2008/2011) e 350 € GPL/500 € metano di contributo erogato da ICBI. L’applicazione dello sconto da parte dell’installatore deve essere evidenziato in fattura ed è condizione indispensabile per l’ottenimento del contributo ICBI. Lo sconto applicato dall’installatore, a differenza dell’incentivo, non viene rimborsato da ICBI, ma è a carico dell’officina”.
È poco ma almeno c’è. A quando gli incentivi per l’acquisto di auto elettriche, seguendo l’esempio americano?
Francesca Mancuso
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