Da Milano Clini parla del futuro delle auto elettriche in Italia e annuncia che il governo presto discuterà un disegno di legge per l'introduzione nel 2012 di nuovi incentivi all'acquisto di veicoli elettrici
Incentivi per le auto elettriche? Forse ci siamo: il 2012 potrebbe essere, dopo tante promesse, l’anno giusto. Il Ministro Clini finalmente si è sbilanciato sulla questione e a quanto sembra quest’anno potremo finalmente assistere (e beneficiare) all’arrivo degli incentivi per la mobilità sostenibile. Lo ha fatto ieri, in occasione del convegno “L’auto elettrica ama il green. Mobilità sostenibile e fonti rinnovabili”organizzato da Asso Energie Future e dall‘Assessorato alla Mobilità e Ambiente del Comune di Milano.
E dal Palazzo Reale del capoluogo lombardo, Clini ha parlato delle prospettive presenti e future della mobilità elettrica nel nostro paese. Il Ministro ha annunciato che in Parlamento si discuterà preso un disegno di legge bipartisan che sancirà l’avvio di nuovi incentivi a favore delle auto elettriche.
L’anno scorso se n’era parlato a lungo. Nel corso dell’estate, infatti, il Governo precedente aveva avanzato qualche timida ipotesi ma realmente concretizzata. Secondo la proposta contenuta nel testo unico Ghiglia – Lulli, nel 2012 chi acquisterà un’auto elettrica potrà beneficiare di vari tipi di incentivi. Si è parlato d 5000 euro per il 2012, 3000 euro per le auto a zero emissioni acquistate nel 2013, 2000 euro nel 2014 e 1000 euro nel 2015.
E il governo Clini sembra muoversi lungo lo stesso binario, con l’intenzione di incentivare anche le infrastrutture e di avviare un sistema di detrazioni simile a quello per la riqualificazione energetica degli edifici.
Ma ecco cosa è emerso nel corso del convegno di ieri. Secondo Clini, occorre favorire innanzitutto l poroduzione nazionale di veicoli elettrici, sfruttando questa ghiotta occasione, a differenza di quanto non è stato fatto per il fotovoltaco: “L’auto elettricasta diventando un prodotto significativo, anche se di nicchia, per i sistemi urbani. Ci sono grandi case automobilistiche europee che stanno investendo su questo. Io spero che l’Italia riesca a consolidare la sua capacità produttiva per fare in modo che non succeda quello che è successo con il fotovoltaico. Siamo diventati importatori di moduli fotovoltaici, piuttosto che cogliere l’occasione degli incentivi per stimolare la produzione nazionale”.
L’invito dunque è salire sul carro vincente e soprattutto ecologico della mobilità elettrica per avviare una produzione Made in Italy di auto green. E a tal proposito non poteva mancare un attacco diretto alla Fiat: “Fiat mise in produzione tempo fa una Multipla ibrida, con un sistema di controllo elettronico molto più sofisticato della Prius. Il Parlamento votò una legge su un incentivo pari al 60% del costo della Multipla ibrida per favorire la penetrazione nel mercato. Si trattava di un prodotto raffinato e molto efficiente. Ma poi Fiat decise che l’auto non era interessante per il mercato e smise di produrla”.
Incentivi non andati a buon fine dunque, visto che l’auto poco dopo smise di essere prodotta. “Quando nel mondo si partiva con la produzione delle auto elettriche, l’industria italiana ha abbandonato il campo, ha perso un’occasione”. Tempismo italiano. Ma non tutto è perduto, e secondo Clini bisogna guardare ad esempi virtuosi, come quello della Cina, che punta ad arrivare entro il 2015 ad un milione di auto elettriche.
Secondo quanto è emerso nel corso del convegno, inoltre, gli incentivi potrebbero dar man forte al mercato dell’auto pulita. A tutto vantaggio dell’ambiente, e della nostra salute. Volendo fare una stima, se da qui al 2020 venisse venduta un’auto elettrica per ogni cinque nuove macchine, il nostro paese raggiungerebbe presto quota 10% di vetture non inquinanti, ottenendo un risparmio di oltre 5 miliardi di litri di benzina e eliminando dall’atmosfera sei milioni di tonnellate di emissioni di CO2.
Francesca Mancuso