La Gran Bretagna vuole anticipare al 2030 la messa al bando dei veicoli alimentati a combustibili fossili

Il Regno Unito sembra essere pronto ad anticipare al 2030 (rispetto al 2040) il divieto di nuovi veicoli alimentati a diesel o benzina

Il Regno Unito ha intenzione di anticipare la messa al bando dei veicoli alimentati con combustibili fossili al 2030 in modo da contribuire ad una ripresa economica “green” post Covid-19.

Già nel 2017 la Gran Bretagna aveva preso un impegno chiaro, dichiarando l’intenzione di dire stop alle auto a benzina e diesel entro il 2040. Ora sembra però che la questione voglia essere chiusa in anticipo e che il paese sia pronto a portare avanti il ​​divieto sui veicoli a combustibili fossili già dal 2030 in modo da accelerare il lancio dei veicoli elettrici sulle strade britanniche.

In realtà il governo si era già precedentemente consultato sulla possibilità di anticipare la scadenza per la vendita di nuovi veicoli inquinanti dal 2040 al 2035. Ma ora si prevede che assumerà una posizione ancora più ambiziosa in seguito alle rassicurazioni sul fatto che l’infrastruttura del Regno Unito sarà pronta per la data stabilita a far fronte al passaggio alle auto elettriche.

Non vi sarebbe dunque alcun problema di fattibilità in questo passaggio più veloce. A rassicurare su questo è intervenuto Graeme Cooper, il direttore responsabile del progetto sui veicoli elettrici di National Grid (società che gestisce la rete elettrica del Regno Unito), che al The Guardian ha dichiarato che non vi è alcun timore sulla capacità della rete elettrica in UK di far fronte a un boom nella ricarica dei veicoli.

Il piano, secondo quanto scrive il quotidiano britannico, sarà annunciato già in autunno insieme a una serie di altre nuove politiche energetiche volte a rilanciare l’economia verde come spinta per una ripresa economica dopo la pandemia.    

Se diventerà effettivo il divieto già nel 2030, la Gran Bretagna supererebbe anche la Francia che ha fissato il divieto al 2040 (e al momento non sembrano esserci cambiamenti) ma non la Norvegia e l’Olanda che introdurranno il divieto nel 2025.

Fonte: The Guardian

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