Edison2 Very Light Car, è il prototipo realizzato in materiali riciclati da un gruppo di appassionati della Virginia, negli USA, vincitore del Progressive Insurance Automotive X Prize, il concorso dedicato alla ricerca e sviluppo di vetture super efficienti, in grado (almeno in teoria) di soddisfare il mercato, di costare poco e di consumare il meno carburante possibile.
Quattro piccole ruote, una struttura composta in massima parte da materiali riciclati, leggerissimi ed economici; elevata aerodinamicità e consumi irrisori. Quattro “voci” che stuzzicherebbero il desiderio in molti automobilisti, ancora costretti a fare i conti col prezzo del carburante e la realtà dell’auto elettrica o “ibrida”, che purtroppo incide sul portafoglio. Che, nel futuro a breve – medio termine, la tecnologia del motore elettrico e della batteria al litio possa prendere piede, è nei “piani di battaglia” di molti costruttori.
Per il momento, alcuni artigiani preferiscono affidarsi ai più collaudati motori a scoppio; che, se “riveduti e corretti” in chiave eco friendly, possono ancora dare una mano alla mobilità sostenibile, rivelarsi efficienti in un potenziale utilizzo quotidiano e, in alcuni casi, far vincere dei premi “a quattro zeri”.
Come nel caso della Edison2 Very Light Car, prototipo realizzato da un gruppo di appassionati della Virginia, negli USA, che in questi giorni ha riportato un premio di 10mila dollari destinato al vincitore del Progressive Insurance Automotive X Prize, il concorso dedicato alla ricerca e sviluppo di vetture super efficienti, in grado (almeno in teoria) di soddisfare il mercato, di costare poco e di consumare il meno carburante possibile.
100 miglia con un gallone? Come dire 36 km con un litro
Ed economicità di costruzione. Sono gli atout offerti dalla Edison2 Very Light Car, vetturetta biposto equipaggiata con un motore monocilindrico di derivazione motociclistica. La Edison2 a una prima occhiata somiglia alla carlinga di un elicottero (ad alcuni è sembrata più simile a… un uovo su ruote). La scocca, formata da leggeri materiali compositi e riciclati, permette alla vettura un peso totale di appena 377 kg. Tanto per fare un esempio, la Smart pesa già più di 700 kg.
La scelta del motore a scoppio, comunque, non va vista come una limitazione. Alimentato da una miscela composta per l’85% da etanolo e al 15% da benzina, grazie al ridotto peso e all’azzeccata aerodinamica della vettura ha contribuito a far superare alla Edison2 la soglia delle 100 miglia per gallone (come dire 36 km con un litro di carburante) raggiunte nel test – consumo in circuito della durata di 200 miglia. Una curiosità: dell’equipaggio vincitore, ha fatto parte il romano Emanuele Pirro, cinque volte vincitore della 24 Ore di Le Mans e due volte primo nella American Le Mans Series.
“Abbiamo preferito utilizzare un motore ‘tradizionale’, anziché affidarci a sistemi più moderni, per motivi di costi e di peso – riferisce il team di creatori della Edison2 – Le auto elettriche sono già una realtà presente nel mondo dell’auto, ma le batterie al litio sono ancora costose, anche per una realizzazione in esemplare unico; e pesanti: questo influisce sul rendimento finale, sull’autonomia e sulle prestazioni complessive”.
Meglio premiare le prospettive di resa
Una spiegazione che ha convinto i giudici del concorso. I quali hanno premiato la vettura con un assegno da 10mila dollari, in virtù dei consumi. E (aspetto ancora più interessante) con 5mila dollari grazie ai bassi costi di realizzazione e alla possibilità di un suo impiego sulle strade di tutti i giorni.
Premiati anche i motori elettrici
Il Progressive Insurance Automotive X Prize, tuttavia, non è rimasto insensibile alle nuove tecnologie in campo automobilistico. Nelle prove di consumo, infatti, una vettura realizzata da un gruppo di artigiani svizzeri (il Team X-Racer) si è aggiudicata un premio da 2500 dollari per il più basso consumo in assoluto: 197 miglia con un gallone, ovvero 70 km con un litro. E la Li-Ion, un’azienda del North Carolina, ha costruito la Move2, veicolo biposto a motore elettrico che ha raggiunto 187 miglia con una singola ricarica, circa 300 km.
In entrambi i casi, però, si è trattato di prototipi molto più costosi rispetto alla Edison2, che ha collezionato più premi soprattutto in virtù della sua economicità di costruzione e d’uso.