Dispositivi antiabbandono: da oggi multe fino a 300 euro per chi non li ha sui seggiolini auto

Se non avete ancora installato un dispositivo anti abbandono sui seggiolini dei vostri bambini, da oggi rischiate una multa dagli 83 ai 333 euro

Se non avete ancora installato un dispositivo anti abbandono sui seggiolini dei vostri bambini, da oggi rischiate una multa dagli 83 ai 333 euro (che si riducono a 58 e 100 euro se si paga entro cinque giorni), con sottrazione di 5 punti dalla patente.

Dal 6 marzo 2020, infatti, entra in vigore il regolamento di attuazione dell’articolo 172 del nuovo Codice della Strada, che ha reso obbligatoria l’installazione a bordo dei veicoli di un dispositivo di allarme per prevenire l’abbandono in auto di bambini di età inferiore ai quattro anni.

“È una legge anzitutto di civiltà, voluta e approvata da tutti i partiti per evitare che accadano tragedie simili a quelle avvenute in passato” ha detto in proposito la Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli.

L’allarme si attiva quando il conducente si allontana dal veicolo e può essere integrato nel seggiolino o indipendente dal sistema di ritenuta del bambino.

Il precedente termine del 7 novembre 2019 era stato posticipato dall’articolo 52 del decreto legge 26 ottobre 2019 n.124 convertito con legge 19 novembre 2019 n.157. Le sanzioni sono quelle previste dalla Legge (la 117 del primo ottobre 2018 all’articolo 1) che ha modificato il codice della strada (art. 172).

E se si commettono due infrazioni in 2 anni scatta la sospensione della patente da 15 gg a due mesi.

Se non siete ancora in regola, quindi, acquistate il dispositivo adatto al vostro seggiolino. E richiedete il “bonus seggiolino” sulla piattaforma https://wwwbonuseggiolino.it.

Il contributo è erogato mediante il rilascio di un buono di spesa elettronico di 30 euro per l’acquisto del dispositivo antiabbandono associato al codice fiscale di un minore. Anche per chi ha già acquistato il dispositivo è previsto un rimborso. Per ottenerlo bisogna farne richiesta entro sessanta giorni dall’operatività della piattaforma, allegando copia dei giustificativi di spesa, scontrino fiscale o fattura.

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