Il terremoto – tsunami dell'11 marzo scorso, che ha devastato la regione nord orientale del Giappone e causato la serie di esplosioni ai reattori della centrale nucleare di Fukushima, ha fatto nascere nei dirigenti industriali giapponesi una nuova volontà eco friendly. Fra i Gruppi aziendali che hanno creato dei device da utilizzare in caso di emergenza, Mitsubishi ha annunciato, in questi giorni, lo sviluppo di un dispositivo che sfrutta le batterie al litio delle auto elettriche per impiegarne l'energia prodotta in un utilizzo domestico.
Il terremoto – tsunami dell’11 marzo scorso, che ha devastato la regione nord orientale del Giappone e causato la serie di esplosioni ai reattori della centrale nucleare di Fukushima, ha fatto nascere nei dirigenti industriali giapponesi una nuova volontà eco friendly. Fra i Gruppi aziendali che hanno creato dei device da utilizzare in caso di emergenza, Mitsubishi ha annunciato, in questi giorni, lo sviluppo di un dispositivo che sfrutta le batterie al litio delle auto elettriche per impiegarne l’energia prodotta in un utilizzo domestico.
Il marchio giapponese, che già lo scorso marzo – all’indomani del devastante terremoto tsunami -, tramite Mitsubishi Electric, aveva elargito una donazione di 500 milioni di Yen (circa 4 milioni 300 mila euro) a favore delle vittime del terremoto, ha annunciato un nuovo concetto di applicazione dell’energia prodotta dalle auto elettriche.
Secondo quanto riportato dal quotidiano giapponese Asahi, il presidente di Mitsubishi, Osamu Masuko, ha annunciato che dall’anno prossimo la Mitsubishi I-MiEV (la citycar elettrica a cinque porte e quattro posti che condivide piattaforma e tecnologia con Citroen C-Zero e Peugeot iOn) sarà equipaggiata con degli specifici adattatori, che saranno posizionati nel cruscotto, in modo da rendere l’alimentazione della I-MiEV (ma è stato annunciato che lo stesso dispositivo sarà montato sugli altri modelli eco friendly futuri, elettrici e ibridi), in caso di emergenza, compatibile per l’alimentazione dei principali elettrodomestici: asciugacapelli, lavatrici, bollitori per l’acqua e bollitori per il riso.
Una presa di corrente da 100V, infatti, sarà in grado di produrre fino a 1500 W di potenza di picco, sufficienti – spiegano i dirigenti Mitsubishi – per fronteggiare le esigenze domestiche principali.
Finora, infatti, l’impianto di alimentazione della I-MiEV è in grado di assicurare energia solamente agli apparecchi a basso consumo energetico: cellulari e computer.
Piergiorgio Pescarolo