Auto elettriche: primi “sì” delle Commissioni per gli incentivi

Vedremo anche in Italia una partecipazione diretta del Governo per la diffusione dell'auto elettrica? Sembra di sì. La certezza si avrà fra qualche mese; per il momento, tuttavia, dagli “ambienti romani” è arrivato un primo parere favorevole per gli incentivi alle auto elettriche e lo sviluppo della mobilità a zero emissioni anche nel nostro Paese.

Ad essersi espresse a favore, in questi giorni, sono state due Commissioni della Camera: Attività produttive e Trasporti, che hanno esaminato due proposte di legge: Disposizioni per la realizzazione di reti infrastrutturali a servizio dei veicoli alimentati a energia elettrica” e “Disposizioni per favorire lo sviluppo della mobilità mediante veicoli che non producano emissioni di anidride carbonica, presentate da Agostino Ghiglia (Pdl) e Andrea Lulli (Pd).

Il disegno di legge presentato da Ghiglia, sottoscritto da 170 parlamentari e già illustrato, lo scorso ottobre, al convegno di FareAmbiente Mobilità sostenibile: Vantaggi e prospettive dell’elettrico in Italia, prevede lo sviluppo della mobilità elettrica attraverso un piano di interventi che vanno dagli incentivi di 5 mila euro per l’acquisto di veicoli a zero emissioni, la copertura del 50% delle spese per le infrastrutture sostenute dalle amministrazioni locali; una serie di vantaggi fiscali per i clienti, privati e aziende, che acquistano veicoli elettrici e che installano le colonnine di ricarica; tariffe vantaggiose per le ricariche delle batterie; l’obbligo, per gli edifici di nuova costruzione e in restauro, di dotarsi di infrastrutture per la ricarica.

La proposta di legge presentata da Andrea Lulli indica: 50 milioni di euro in più ai 70 stanziati per il Fondo per la Mobilità sostenibile, destinato al potenziamento della rete di distribuzione di metano, Gpl, idrogeno ed energia elettrica; sviluppo di impianti eolici e fotovoltaici per la ricaricadei veicoli a trazione elettrica, con la realizzazione di stazioni, colonnine e strutture di ricarica o scambio di batterie su tutto il territorio nazionale, in particolare sulle autostrade; l’acquisto di flotte pubbliche e di autobus elettrici; realizzazione di parcheggi e “strisce verdi” dotati di colonnine per la ricarica; priorità, nelle gare di appalto, al car sharing alle società o agli Enti che utilizzano veicoli elettrici. Quanto alle misure economiche, si indicano:

  • 5500 euro per il passaggio a un veicolo elettrico;
  • ammortamenti più brevi per i veicoli acquistati da società o aziende;
  • esclusione dal pagamento di tasse sull’elettricità fornita dalle fonti rinnovabili utilizzate per la ricarica degli “elettrici”;
  • esenzione dal pagamento della tassa di proprietà per i veicoli elettrici (a cura delle Regioni); permesso di circolazione dei veicoli elettrici nelle zone urbane a traffico limitato e nelle giornate di blocco del traffico.

Per la copertura degli oneri statali sotto forma di incentivi, il disegno di legge di Lulli prevede un contributo di per ogni bottiglia in materiale plastico venduta al pubblico.

Il parere favorevole espresso dalle Commissioni riunite Attività produttive e Trasporti viene raccolto, con soddisfazione, dall’Unrae. L’Unione Nazionale dei Rappresentanti di Autoveicoli Esteri, rappresentata dal direttore generale, Gianni Filipponi, ha partecipato all’audizione sull’indagine conoscitiva delle due proposte di legge. “L’Italia ha finalmente compiuto quel passo avanti che ci si aspettava verso il processo di sensibilizzazione delle nostre istituzioni per lo sviluppo e la diffusione della mobilità elettrica, un argomento che le Nazioni europee più importanti hanno da tempo nel proprio taccuino delle priorità”, ha osservato Filipponi.

Fra gli obiettivi più importanti che sono stati individuati nell’incontro, e che sono stati portati a conoscenza dei rappresentanti in sede politica, Filipponi indica L’istituzione di un programma interministeriale che garantisca una gestione unitaria delle reti di ricarica su tutto il territorio nazionale; e La volontà di sviluppare un sistema di governance snello ed efficace, per il coordinamento di Stato, Enti locali, soggetti privati e industria di automotive e di energia elettrica. Infine, la previsione di un fondo che sostenga l’installazione di un numero adeguato di colonnine di ricarica e, dall’altra parte, favorisca l’acquisto per i privati, gli Enti pubblici e le aziende, di veicoli a zero emissioni”.

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