Un'auto elettrica oggi permette di risparmiare circa il 20% in totale rispetto ad una motorizzazione tradizionale secondo uno studio dell'associazione BEUC
Acquistare un’auto elettrica è già oggi più conveniente rispetto ad una vettura con motorizzazione tradizionale a benzina o a gasolio. In totale il risparmio nell’intero ciclo di vita della vettura (la media UE è di 11 anni) ammonterebbe a circa il 20%.
Lo sostiene uno studio dell’associazione europea BEUC (a cui è associata Altroconsumo per l’Italia), secondo la quale il costo totale di possesso, cioè quella cifra che si ottiene sommando prezzo d’acquisto e tutti i costi connessi al possesso (assicurazione, bollo, ricarica, manutenzione, parcheggio, svalutazione etc.) sono già oggi più favorevoli ad un’auto tradizionale.
Lo studio Electric car ownership: An affordable option for all consumers fa anche una previsione interessante sul futuro mercato delle auto elettriche usate.
Così, se ad esempio un pendolare spagnolo che percorre 30.000 km all’anno può risparmiare oltre 14.000 euro nei primi sei anni acquistando una nuova elettrica nel 2020, un pensionato tedesco con 7.500 km all’anno risparmierebbe 300 euro ogni anno con un’auto elettrica di seconda mano di medie dimensioni acquistata nuova nel 2020.
Ciò è principalmente dovuto agli incentivi statali, il cui obbiettivo è quello di equiparare il prezzo di acquisto tra un’auto elettrica ed un’auto tradizionale al fine di favorirne la diffusione. La principale critica mossa ai contributi pubblici è però che questi favoriscano solo le fasce sociali più abbienti, quelle cioè in grado di comprare un’auto nuova.
Lo studio della BEUC sottolinea però che ogni nuova auto elettrica venduta oggi porterà risparmi significativi tra qualche anno anche al secondo e poi terzo proprietario, dal momento che con il 47% del “total cost of ownership” il primo proprietario si sobbarca dunque quasi la metà delle spesa correlata all’acquisto ed alla gestione della vettura.
Il primo proprietario, normalmente colui che ha più risorse finanziarie per permettersi un veicolo nuovo, paga cioè dunque una percentuale maggiore dei costi complessivi dell’auto rispetto ai proprietari successivi. In questo senso, per BEUC l’auto elettrica è un acquisto socialmente più equo rispetto ad altri tipi di vettura.
Bocciate invece le auto ibride plug-in: i secondi e terzi proprietari, che hanno meno probabilità di possedere un garage o un vialetto in cui ricaricare l’auto, farebbero maggiore affidamento sul solo motore a combustione, con la conseguenza di guidare un veicolo più pesante per la presenza delle batterie e dell’impianto di propulsione elettrico con un aumento dei costi di esercizio e potenzialmente di manutenzione.
Fonte: BEUC
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