Per agevolare la diffusione delle auto elettriche occorre aumentare le stazioni di ricarica. Allora dall’Europa arriva un progetto per dotare ogni nuova casa di una postazione di ricarica per le auto elettriche.
Per agevolare la diffusione delle auto elettriche occorre aumentare le stazioni di ricarica. Allora dall’Europa arriva un progetto per dotare ogni nuova casa di una postazione di ricarica per le auto elettriche.
Ogni casa nuova o ristrutturata in Europa dovrà essere dotata di un punto di ricarica per veicoli elettrici secondo il progetto di una nuova direttiva UE che dovrebbe entrare in vigore entro il 2019.
Secondo le prospettive entro il 2023 il 10% dei posti auto delle nuove costruzioni in UE dovrà avere delle postazioni di ricarica. Ci si prepara così al boom della diffusione delle auto elettriche che avverrà in Norvegia e nei Paesi Bassi dove si vogliono eliminare completamente i motori diesel entro il 2025.
In un mondo futuristico le stesse automobili contribuiranno a fornire energia alla rete elettrica europea a tutte le ore del giorno e della note.
L’Unione Europea si sta muovendo in questo senso per consentire un vero e proprio taglio delle emissioni inquinanti dovute al traffico automobilistico. Entro la metà del secolo l’80% dei veicoli in circolazione saranno elettrici secondo le previsioni.
Leggi anche: AUTO ELETTRICHE: A FRANCOFORTE PRESENTATA LA PORSCHE MISSIONE E
Per ridurre davvero l’inquinamento grazie alle auto elettriche, e l’Europa lo sa bene, si dovrà ricorrere a fonti di energia pulita per la loro alimentazione. L’Europa dovrà dunque basarsi su energie sostenibili e rinnovabili. Le stesse case automobilistiche potrebbero decidere di indirizzare i propri investimenti a favore delle rinnovabili.
Leggi anche: NUOVA OPEL AMPERA-E: L’AUTO ELETTRICA CHE PROMETTE 400 KM DI AUTONOMIA
Nel frattempo i produttori di automobili stanno aumentando le prestazioni delle auto elettriche che raggiungeranno con il tempo autonomie di percorrenza sempre più elevate per ridurre le necessità di ricarica durante i lunghi viaggi.
Marta Albè