Le soluzioni sviluppate dalla Landi sono ancora un una fase sperimentale, ma i dirigenti dell'azienda emiliana hanno già indicato nel 2011 la data del debutto commerciale del sistema dual fuel diesel – metano; e per il 2012 l'arrivo del sistema ibrido per le vetture a benzina, attraverso il montaggio di quattro motori elettrici all'interno di ciascuna ruota e alimentati da batterie al litio sistemate nella parte inferiore posteriore della vettura.
Si dice che la necessità aguzza l’ingegno. La crisi dei consumi fa fatica ad essere lasciata dietro l’angolo. Nascono, così – e, anche, grazie allo sviluppo tecnologico e alla ricerca – delle idee destinate a lasciare un segno nella lotta al risparmio energetico. Fra queste, è da segnalare il principio di conversione dei motori Diesel in propulsori alimentati contemporaneamente a gasolio e a metano, che un domani potrà evolversi in “ibridizzazione”, ad opera della reggiana Landi Renzo, azienda specializzata da decenni nella realizzazione di impianti a metano e GPL per autotrazione.
Le soluzioni sviluppate dalla Landi sono ancora un una fase sperimentale, ma i dirigenti dell’azienda emiliana hanno già indicato nel 2011 la data del debutto commerciale del sistema dual fuel diesel – metano; e per il 2012 l’arrivo del sistema ibrido per le vetture a benzina, attraverso il montaggio di quattro motori elettrici all’interno di ciascuna ruota e alimentati da batterie al litio sistemate nella parte inferiore posteriore della vettura.
Il sistema di doppia alimentazione progettato dalla Landi (diverso dal bi – fuel, che utilizza un solo carburante per volta) consente all’auto che ne è equipaggiata di viaggiare alimentata da una miscela di gasolio e metano (fino al 40%), distribuita in maniera automatica. In questo modo, il doppio carburante viene inviato nel motore in un range compreso fra i 1200 e i 3200 giri/min. Oltre questa soglia, e al minimo, resta in funzione il solo gasolio.
In questi giorni, il dual fuel gasolio – metano è oggetto di prova a bordo di due Fiat: una Bravo 1.9 JTD da 120 CV e un multivan Doblò.
Quanto al possibile risparmio energetico, e all’abbattimento dell’impatto ambientale, i tecnici dell’azienda di Reggio Emilia indicano un taglio del 20% nelle spese per il carburante e in u abbattimento delle emissioni di CO2 del 15% e del PM10 nell’ordine del 60%.
Per vedere su strada questo nuovo tipo di alimentazione, non resta che aspettare l’anno prossimo. Nel frattempo, si spera che la normativa europea che non consente ancora l’omologazione dei dispositivi dual fuel venga modificata. Se sarà così, fra qualche mese inizieremo a vedere sulle nostre strade le prime auto alimentate in contemporanea a diesel e metano. In ogni caso, è già stato indicato dalla Landi che il costo del kit sarà più o meno lo stesso richiesto per l’installazione degli attuali sistemi di metano e Gpl nelle auto a benzina: ovvero fra i 2mila e i 3mila euro.
Piergiorgio Pescarolo
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