Il condizionatore in auto è il sistema che richiede il maggior consumo di energia per funzionare, con le dovute differenze tra auto tradizionali, auto ibride e auto elettriche e numerose altre variabili.
Caldo, afa e viaggi in auto: alzi il dito chi non accende l’aria condizionata non appena mette piede nell’abitacolo. Finestrini chiusi e climatizzatore a go go per scongiurare la calura infernale di fuori. Ma vi siete mai chiesti quanto carburante in più faccia consumare l’aria condizionata in macchina e quale impatto ambientale possa avere?
Non tutti, infatti, sanno che è proprio il condizionatore il sistema che richiede il maggior consumo di energia per funzionare, con le dovute differenze tra auto tradizionali, auto ibride e auto elettriche e numerose altre variabili, come le dimensioni dell’abitacolo, la temperatura esterna e quella interna che si vuole ottenere, l’insolazione diretta e l’efficienza dello stesso sistema di condizionamento.
Una ricerca del National Renewable Energy Laboratory (NREL ) degli Stati Uniti ha fornito chiari dettagli in merito, calcolando che mediamente la potenza necessaria per l’aria condizionata in auto è paragonabile a quella richiesta per far procedere una macchina alla velocità di circa 56 km orari, parlando di un motore tradizionale, con 400 W che implicano una riduzione dell’efficienza pari a circa 0,4 km/L.
Secondo la ricerca, gli americani, che in media utilizzano la loro auto per circa 249 ore all’anno e consumano 235 litri di carburante solo per l’aria condizionata, potrebbero arrivare a un risparmio di circa 6 miliardi di dollari ogni anno se non azionassero l’aria condizionata.
Inoltre, gli studiosi aggiungono anche i 12,7 litri derivati dal peso dei componenti stessi. Consumi non irrilevanti, tanto che il nuovo regolamento statunitense (Supplemental Federal Test Procedure o SFTP) prevede l’uso dell’aria condizionata nei test di controllo delle emissioni.
Quanto agli altri tipi di autovetture, dalla NREL è stato calcolato un impatto maggiore sulle auto elettriche, tanto che un sistema di condizionamento al massimo (picco di 3mila W) è in grado di ridurre l’autonomia del 36%. Quando si utilizza invece un sistema sui 1000 W, la flessione del range è pari al 16%. Impatto è ancora maggiore per le auto ibride: con sistema di aria condizionata al massimo e richiesta di 3mila W si aumentano i consumi del 57%, mentre scendono al 16% se si parla di un condizionamento che impatta per 1000 W.
Va da sé, dunque, che è molto importante anche l’intensità e lo conferma un altro studio condotto da ricercatori di Singapore che attestano che, passando da 20°C a 24°C nell’abitacolo, si riducono i consumi del 22% (valori calcolati alle temperature di Singapore).
Come ridurre i consumi derivati dall’uso dell’aria condizionata?
Allo studio ci sono diversi fattori, tra cui anche il materiale con cui si realizzano i parabrezza, ma noi intanto possiamo già fare qualcosa:
- quanto a un viaggio, se tempi, ferie e organizzazione familiare lo consentono, partite nelle tarde ore della giornata, verso sera, quando il sole è già verso il tramonto;
- azionate il pulsante di ricircolo dell’aria, in modo da evitare di far uscire almeno in parte l’aria fredda
- valutate se può essere sufficiente far entrare l’aria senza raffreddarla;
- tenete i finestrini chiusi;
- tenete a mente che l’efficienza del sistema di condizionamento diminuisce all’aumentare della velocità dell’automobile, poiché la maggior parte degli apparecchi è costruita per funzionare meglio a un basso numero di giri del motore;
- alcuni studiosi propongono la possibilità di installare un deumidificatore che, soprattutto nei paesi tropicali, potrebbe migliorare l’efficienza dei condizionatori;
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Germana Carillo