Il mitico fuoristrada USA si prepara ad un futuro elettrico con il prototipo Jeep Magneto
Anche la Jeep Wrangler, la più tradizionale delle fuoristrada (è la pronipote della Willys che l’esercito americano impiegava nella Seconda Guerra Mondiale), si prepara ad un futuro elettrico.
La Casa americana mantenendo pressoché inalterate le sue peculiarità, ha infatti messo a punto una versione prototipo a propulsione elettrica che è stata battezzata Jeep Magneto, la prima Jeep elettrica della storia del marchio.
Impossibile distinguerla dalla versione oggi sul mercato se non fosse per la scritta “Magneto” sul cofano e lo sportellino per l’accesso al connettore di ricarica sulla fiancata.
Le differenze con le Jeep Wrangler oggi sul mercato sono tutte nascoste: i motori tradizionali qui vengono rimpiazzati da un motore elettrico da 285 CV alimentato da una batteria da 70 kWh agli ioni di litio, i cui moduli sono posizionati in punti diversi del corpo vettura per bilanciare i pesi: al posto del serbatoio del carburante o nello spazio liberato dall’eliminazione del tubo di scarico, ad esempio.
La Magneto rimane 4×4 come una Jeep Wrangler standard, della quale conserva anche il cambio manuale a sei rapporti e la frizione, elementi irrinunciabili per affrontare l’offroad più difficoltoso. E’ però molto veloce rispetto a una Jeep con motore a combustione interna: raggiunge i 100 km/h da ferma in quasi 7 secondi.
Non ci vorrà molto per vederne una versione pronta a essere lanciata sul mercato. La tendenza attuale e futura dei grandi costruttori, soprattutto americani, è quella di proporre veicoli che in passato hanno riscosso molto successo con motorizzazioni a emissioni locali zero.
General Motors, ad esempio, ha da poco lanciato una riedizione “EV” dell’Hummer, mentre Ford sta preparando una versione a batterie del pick-up F-150, l’auto da anni più venduta in America della sua categoria.
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