A GPL o a Metano, quanto sono sicure le auto a gas?

Che siano ecologiche ed amiche dell'ambiente è appurato. Che ci facciano risparmiare pure. Lo conferma il fatto che è bastato introdurre nuovamente gli incentivi per avere un boom di vendite senza precedenti. Ma oggi più che mai torna ad affacciarsi una domanda: le auto a gas sono davvero sicure?

L’incidente di Viareggio riapre e fa accrescere i timori nei confronti di questo tipo di alimentazione, soprattutto perché, diciamolo, camminare con delle bombole piene di gas sotto il sedere, una certa inquietudine la fa, nonostante le tante rassicurazioni che arrivano da installatori ed esperti.

Per me che vengo da una famiglia dove l’auto trasformata a metano rappresenta da sempre uno stile di vita, la questione la sento particolarmente vicina. I miei ricordi sono fatti di vacanze passate a macinare chilometri in cerca di un distributore, di valigie “zippate” a forza nel portabagagli dimezzato dalle bombole, di spese al supermercato con sauna annessa perché l’auto, “bannata” dai parcheggi sotterranei, rimaneva a cuocere sotto il sole, o beati sonni di bimba interrotti dalla frase “sveglia che bisogna fare metano”. Soste infinite ai miei occhi, allietate per fortuna dalle merendine dei distributori automatici che, almeno su questo fronte, erano davvero all’avanguardia.

Da allora però, molte cose sono cambiate: le auto escono dalla fabbrica già con la doppia alimentazione, i distributori di metano sono oramai diffusi capillarmente in tutta la Penisola, il pieno si fa in pochi minuti, anche in autostrada, senza essere confinati in tunnel claustrofobici, le bombole, soprattutto per il GPL, assumono forme e dimensioni che intaccano appena il portabagagli ed è possibile parcheggiare nei garage sotterranei fino al primo piano sotto il livello della strada.

Ogni qualvolta però le cronache ci restituiscono un incidente che ha come protagoniste auto alimentate a metano o GPL, i dubbi e le remore rimangono le stesse di vent’anni fa. Complice stereotipi e cattiva informazione, ma anche una fobia intrinseca paragonabile solo a quella che circonda i viaggi in aereo.

Statistiche e dati tecnici alla mano, infatti, si può asserire che il timore dell’esplosione di serbatoi Gpl o bombole di metano installati sulle auto è praticamente infondato. Tutti gli impianti a gas di nuova concezione, a partire cioè dal 2001, sono, infatti dotati di tre valvole di sicurezza che ne garantiscono l’affidabilità e ne evitano l’esplosione in quanto permettono di far uscire il gas progressivamente in caso di innalzamenti improvvisi della pressione. A patto che tali impianti vengano adeguatamente controllati: ogni quattro anni le bombole del metano devono essere smontate e portate ad un centro specializzato per la revisione, mentre quelle a GPL vanno sostituite ogni 10 anni.

I crash test alla quale vengono sottoposti i serbatoi per il collaudo poi, costringono l’impianto a subire sollecitazioni molto superiori rispetto a quelle in cui saranno utilizzati: urti, pressioni e temperature ricreate sono infatti molto più elevate rispetto alle normali condizioni in cui, anche in caso di incendio, sarebbero soggetti.

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