Il seitan, conosciuto anche come "carne di grano" o "glutine di frumento", è un alimento proteico versatile e apprezzato nella cucina vegetariana e vegana.
Realizzato a base di glutine di frumento, il seitan è una fantastica fonte di proteine e si presta a molteplici preparazioni culinarie. Nel corso di questa guida, vi condurremo attraverso il procedimento completo per creare il vostro seitan fatto in casa, con istruzioni dettagliate e suggerimenti utili per ottenere risultati perfetti ogni volta. Scoprirete quanto sia gratificante e semplice preparare il vostro seitan, permettendovi di personalizzare il sapore, la consistenza e l’utilizzo di questo incredibile ingrediente
Dopo aver visto come preparare velocemente questo alimento nutriente, ricco di proteine, facilmente digeribile e di ottimo sapore usando del glutine già separato, imparereo a farlo da zero (o meglio, da farina e acqua), realizzando la migliore alternativa alla carne che abbiate mai mamgiato. Non spaventatevi: autoprodurre il seitan è davvero un gioco da ragazzi, oltre a dare enormi soddisfazioni e far risparmiare.
Assicuriamo, prima di tutto, che si possono ottenere degli ottimi risultati fin dal primo tentativo, dando vita a un alimento del tutto personalizzato.
Chi è abituato ad autoprodurre il seitan, infatti, sa quanto sia probabile che non si ottenga mai lo stesso risultato: anche una minima variazione può dar vita a un prodotto sempre diverso. Per questo è meglio mettersi all’opera e sperimentare, fino a trovare il procedimento giusto per i propri gusti.
La preparazione consiste principalmente in tre passaggi:
la preparazione dell’impasto, il suo “lavaggio” e la cottura in brodo, che potrete insaporire non solo con gli ingredienti più “classici”, ovvero cipolla, sedano, carota (più salsa di soia e alga kombu, che sono facoltativi), ma anche con aglio tritato, zenzero, rosmarino, salvia, pepe e quant’altro sia di vostro gradimento.
Ingredienti
- 1 chilo di farina manitoba (per ottenere un panetto di circa 400-500 grammi)
- Brodo vegetale (io ho usato cipolla, carota, sedano, gomasio)
- Salsa di soia (circa 6 cucchiai)
- 5 cm di alga kombu
- Acqua
Preparazione
Fase 1. Impasto
Impastate la farina e l’acqua, lavorando l’impasto energeticamente e per circa 15 minuti, fino a ottenere un composto simile a quello per la pizza, liscio, compatto ed elastico. Potete usare la farina che più preferite, io ho usato la Manitoba, che è molto ricca di glutine. Ora l’impasto va fatto riposare: sulle tempistiche ci sono diverse scuole di pensiero, io comunque ho aspettato un’ora.
Fase 2. Lavaggio
Trascorso il tempo di riposo, arriva la fase più divertente, ma anche la più “faticosa”. L’impasto va messo in un contenitore, come una bacinella o una ciotola, dove verrà lavato con acqua a temperatura ambiente (anche qui, c’è chi usa acqua fredda e calda alternata). Strizzate e sciacquate l’impasto, cambiando l’acqua più volte.
Strizzate, lavate, strizzate. Fino a quando non assumerà una consistenza simile a una spugna. All’inizio l’acqua sarà bianca come latte, poi diventerà sempre piu trasparente, solo allora avrete finito. Non buttatela via, è ricca di amido: usatela per innaffiare le vostre piante (o per sperimentare nuove ricette).
Avvolgete poi il panetto ben scolato in un tovagliolo bianco pulito (la stoffa che usate non deve contenere tracce di saponi, altrimenti usata una garza), legato accuratamente alle estremità con spago da cucina (potete usare dei nastrini).
Fase 3. Cottura
Nel frattempo, portate a ebollizione il vostro brodo vegetale in una pentola sufficientemente grande da accogliere il fagotto di seitan, che dovrà cuocere a fuoco moderato per circa 45 minuti, curandovi di girarlo a metà cottura.
Una volta pronto, estraetelo dalla pentola e fatelo raffreddare. Se non intendete utilizzarlo subito, potete conservarlo insieme all’acqua di cottura in frigorifero almeno per una settimana, intero o a fette, utilizzando in un contenitore di plastica ermetico, o un barattolo di vetro. Ovviamente, il brodo di cottura può essere utilizzato per preparare gustose minestre.
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