Il tè è una delle bevande più consumate al mondo in tutte le sue varietà, ma queli sono quelle più diffuse?
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Il tè è una delle bevande più consumate al mondo in tutte le sue varietà, ma queli sono quelle più diffuse?
Il tè è una delle bevande più amate e consumate in tutto il mondo. Di tale bevanda esistono numerose tipologie, che si differenziano l’una dall’altra soprattutto per via dei processi di lavorazione che le foglie di tè subiscono al fine di ottenere una bevanda dal colore e dal sapore unico. A differenziare le tipologie di tè sono anche i Paesi di produzione. Tra i maggiori esportatori di tè troviamo India, Giappone, Cina e Africa.
Vi presentiamo qui di seguito alcune informazioni sulle dieci tipologie di tè più diffuse e conosciute nel mondo. (Leggi anche: Come preparare una perfetta tazza di tè)
Tè verde
Il tè verde è una tipologia di tè non fermentato. Le sue foglie vengono essiccate utilizzando il calore, in modo tale da impedirne la fermentazione. Grazie a ciò, le sue foglie mantengono il colore verde e l’infuso appare di colore visibilmente più chiaro rispetto al tè nero. L’essiccazione tradizionale viene effettuata al sole, disponendo le foglie su vassoi di bambù. Il tè verde è ricco di antiossidanti, possiede proprietà rimineralizzanti, facilita la digestione e può essere utile nella prevenzione di arteriosclerosi e tumori.
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Tè nero
Il tè nero viene prodotto prevalentemente in India e nei Paesi africani. Rispetto al tè verde ha un sapore ed un effetto più forte sull’organismo, in quanto contiene teina in maggiore quantità. Le foglie verdi di tè assumono un colore scuro per via dei processi di fermentazione a cui vengono sottoposte, attraverso un contatto con l’ossigeno che si prolunga per alcune ore. Soltanto a seguito della fermentazione le foglie destinate alla preparazione del tè nero vengono essiccate. L’impiego di tè nero è stato sottoposto a studi per la prevenzione di diabete e ictus.
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Tè bianco
Si tratta della tipologia di tè meno lavorata in assoluto, in quanto le sue foglie non subiscono alcun tipo di processo di trasformazione al di fuori dell’essiccazione. Ciò permette che le proprietà della pianta rimangano intatte e di ottenere una bevanda dal forte potere antiossidante. Alcune tipologie di tè bianco risultano molto rare. Tra di esse troviamo il tè Yin Zen, che viene raccolto soltanto una volta all’anno.
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Tè giallo
Il tè giallo è una tipologia di tè tipica della Cina. La lavorazione particolare a cui le foglie di tè vengono sottoposte è definita ingiallimento. Il colore giallo dalle foglie viene trasferito alla bevanda, ancora non molto diffusa in Europa. Il grado di ossidazione del tè giallo è molto basso. Si tratta di un tè ottenuto grazie ad una fermentazione più breve rispetto a quanto avviene per il tè nero.
Tè Pu-erh
Il tè Pu-erh è un tè post-fermentato, che viene stabilizzato prima di essere sottoposto al processo di fermentazione. La fermentazione delle foglie viene indotta attraverso il calore e l’umidità. Il suo nome deriva dalla maggiore zona di produzione, situata in Cina. Si differenzia dal tè nero per la lavorazione differente e con esso non dovrebbe mai essere scambiato per errore, in quanto si ottengono due bevande differenti.
Tè rosso (rooibos)
La bevanda comunemente nota come tè rosso, ma che dovrebbe essere chiamata rooibos, non viene ottenuta dall’essicazione e dalla fermentazione di foglie di tè. Bensì dall’impiego delle foglie dell’omonima pianta, che vengono appositamente raccolte ed essiccate in Africa, sua zona d’origine. Il tè rosso – o rooibos – è privo di caffeina e presenta un basso contenuto di tannini. In Africa viene considerato un vero e proprio elisir di lunga vita.
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Tè oolong
Il tè oolong viene prodotto in Cina mediante una parziale ossidazione delle foglie di tè. A seconda del grado di ossidazione e dei processi di torrefazione posti in essere, si ottengono delle tipologie di tè oolong che possono risultare molto diverse tra loro. In occidente il tè oolong è anche conosciuto come “tè semifermentato”. La fermentazione può avere una durata maggiore o inferiore a seconda della zona della Cina in cui viene prodotto.
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Tè aromatizzato
Esistono in commercio numerose tipologie di tè aromatizzato. Possiamo reperire nei negozi sia tè verde, che tè nero o tè bianco aromatizzato. L’aromatizzazione delle foglie di tè può avvenire secondo metodi diversi, che prevedono l’aggiunta alle classiche foglie di fiori essiccati, spezie, frutti o scorze di agrumi. Nei tè aromatizzati più pregiati si aggiungono fiori freschi, mentre nei meno pregiati si utilizzano aromi naturali o artificiali.
Tè pressato
La Cina, uno dei maggiori esportatori di tè mondiali fin dall’antichità, si è adoperata per individuare una maniera per conservare il tè a lungo, così da poterne facilitare il trasporto. Il tè pressato può essere sia verde che nero. In Cina ad essere pressato è solitamente il tè Pu-her. In Italia al tè pressato è stata attribuita la denominazione di “Tuo-cha”.
Tè matcha
Il tè matcha è una tipologia di tè verde giapponese che si differenzia dalle altre poiché esso non viene posto in vendita sotto forma di foglie, bensì come una polvere finissima di colore verde brillante. Esso viene utilizzato non soltanto per ottenere un’ottima bevanda, ma anche come colorante alimentare naturale, come spezia, nella preparazione di dolci tradizionali giapponesi, ma anche di cioccolatini e biscotti.
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