Olio extravergine: la lista delle marche bocciate

Un olio extravergine d'oliva che costi meno di 4 euro può essere davvero un prodotto di qualità? In passato vi avevamo già spiegato perché diffidare delle offerte low cost sull'olio extravergine.

Un olio extravergine d’oliva che costi 4 euro o anche meno può essere davvero un prodotto di qualità? In passato vi avevamo già spiegato perché diffidare delle offerte low cost sull’olio extravergine.

Vi avevamo parlato di tracce di pesticidi e di un elevato grado di acidità come caratteristiche che rischiano di compromettere il vero olio extravergine d’oliva. Ora questo tema torna prepotentemente alla ribalta. Nel fare la spesa al supermercato vi sarà capitato di vedere olio extravergine d’oliva a prezzi davvero stracciati. Possiamo fidarci di questi prodotti?

La rivista Test ha messo sotto esame 20 bottiglie di olio extravergine comunemente in vendita al supermercato. Per quasi la metà dei prodotti si trattava però in realtà di olio vergine, in base ai test effettuati, poiché l’olio analizzato spesso presentava caratteristiche inadeguate ad essere denominato come extravergine, soprattutto per quanto riguarda l’esame organolettico e la composizione chimica. I test sono stati condotti dal laboratorio chimico di Roma dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Tra i prodotti sottoposti ai test, sono stati promossi Monini Gran Fruttato (il migliore tra gli oli analizzati), Carapelli 100% Oro Verde Italiano, Coop, Colavita 100% Italiano e Monini Classico. Sono stati invece declassati da olio extravergine a olio vergine, tra gli altri, Santa Sabina, Carrefour Classico, Ciro 100% Italiano, Bertolli Gentile, Sasso Classico e Prima Donna Lidl.

Le analisi sull’olio extravergine sono state eseguite anche con il Panel Test (prova di assaggio imposta dalla legge), metodo che è stato messo subito in discussione dalle industrie del settore. Secondo Federolio, questo tipo di test è troppo soggettivo. La rivista che ha richiesto le analisi sottolinea però di essersi rivolta ad una commissione di assaggio qualificata e accreditata anche per le verifiche di revisione.

Secondo Gian Carlo Caselli, Presidente del Comitato scientifico dell’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare, il Panel Test è fondamentale per valutare l’olio. È tra gli strumenti che abbiamo a disposizione per la tutela dei consumatori.

In sostanza, ben 9 bottiglie sulle 20 controllate dal mensile Test sono state declassate dal Comitato di assaggio a semplici “oli di oliva vergine”, mentre venivano vendute al pubblico, nei comuni supermercati, come olio extravergine. L’industria dell’olio non vuole ammettere questo “scivolone”.

Si tratta di una questione molto grave sia per la fama dell’olio extravergine di qualità come prodotto tipico italiano, sia per la tutela dei diritti dei consumatori e di conseguenza per la nostra salute. Per sicurezza, meglio orientarsi tra le marche di olio extravergine promosse e, ancora meglio, provare a scegliere olio extravergine da agricoltura biologica o prodotto a livello locale da piccole aziende di fiducia. Qui i nostri consigli per scegliere bene l’olio extravergine da portare in tavola.

Marta Albè

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