Ecco 10 erbe selvatiche e piante commestibili che puoi raccogliere durante l'inverno. Scopri le varietà nutrienti e deliziose che possono arricchire i tuoi piatti invernali
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Alimentarsi grazie al riconoscimento ed alla raccolta delle piante spontanee (fitoalimurgia) è possibile anche nel corso dei mesi invernali. In un passato recente la raccolta di erbe e piante spontanee commestibili da impiegare per la preparazione delle pietanze rappresentava la norma.
Si tratta di una buona abitudine che merita di essere riscoperta, dati i benefici legati al consumo di tali piante dal punto di vista della salute.
Ecco dieci erbe e piante spontanee che p possibile raccogliere durante l’inverno.
Mele selvatiche
Le piccole mele selvatiche rimangono ancorate ai loro rami molto a lungo, anche durante l’inverno. Possono essere raccolte ed utilizzate per la preparazione di composte, torte e dolci. Possono essere inoltre conservate sotto spirito o considerate come uno dei frutti utilizzabili per la preparazione della mostarda veneta. La loro presenza persiste sugli alberi solitamente per tutto il mese di gennaio ed oltre si potrebbe essere ancora in tempo per raccogliere mele selvatiche cadute a terra.
Borragine
La borragine (Borrago officinalis) è una pianta spontanea reperibile oltre che in primavera anche in inverno, soprattutto nelle zone dal clima più mite. Gli usi culinari prevedono l’impiego delle sue foglie, da consumare dopo la bollitura, come guarnizione per numerose pietanze ed al fine di insaporire zuppe e minestre. Sia i suoi fiori che le sue foglie possono essere passati in pastella e fritti.
Asparago selvatico
L’asparago selvatico (Asparagus acutifolius) cresce spontaneamente in prati, campi ed ai bordi delle strade, con particolare riferimento alle zone di campagna. Deve essere raccolto prima che il suo gambo diventi legnoso recidendolo alla base ed evitando di strappare le radici. È ottimo se utilizzato per la preparazione di risotti. Trattandosi di una pianta perenne, può essere reperita anche durante l’inverno.
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Cerfoglio selvatico
Il cerfoglio selvatico (Anthriscus sylvestris) può ricordare il prezzemolo per via della forma e del colore delle sue foglie. Si tratta però di una pianta commestibile differente, selvatica, utilizzato come rimedio erboristico diuretico e nella cosmesi naturale. Le sue foglie possono essere utilizzate crude per il condimento di funghi ed insalate.
Rosa canina
Si tratta di un arbusto che prende solitamente la forma di cespuglio e che risulta interessante per la presenza di bacche (falsi frutti) di colore rosso, ricche di vitamina C, che è possibile raccogliere durante l’autunno e l’inverno. Esse vengono essiccate e sbriciolate per la preparazione di rimedi erboristici, in particolare contro i dolori articolari, oppure utilizzati per la preparazione di tisane, marmellate e liquori.
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Tarassaco
Anche se in pieno inverno può risultare difficile individuare fiori di tarassaco (Taraxacum officinale), è possibile andare alla ricerca delle loro foglie e delle loro radici, che per uso officinale vengono raccolte anche in inverno, nel mese di febbraio. Le radici vengono utilizzate nella preparazione di rimedi erboristici dall’effetto diuretico e depurativo. Le foglie possono essere utilizzate in cucina per la preparazione di frittelle, come ingrediente di zuppe e minestre o come condimento per pasta e riso.
Ortica
Le foglie di ortica possono essere raccolte lungo tutto il corso dell’anno munendosi di guanti per proteggere le mani. Il loro potere irritante scompare dopo la bollitura o l’essiccazione. Le foglie d’ortica possono essere impiegate in cucina per la preparazione di zuppe, minestre e risotti. Possono rappresentare anche uno degli ingredienti da utilizzare nei canederli trentini o nel ripieno di ravioli e tortelli. Per comoscere gli utilizzi officinali dell’ortica è possibile consultare questo articolo.
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Stellaria media
La stellaria media, conosciuta anche come centocchio comune, è una pianta spontanea dai fiori di colore bianco, diffusa in tutto il mondo e molto comune in Italia. È purtroppo spesso considerata una pianta infestante, motivo per cui si tende a non impiegarla in cucina, ma in regioni come la Liguria e la Toscana essa rientra nella preparazione di zuppe e minestre caserecce.
Macerone
Il macerone è una pianta spontanea nota anche con il nome di cornioli comune, di prezzemolo alessandrino e, scientificamente, di Smyrnium olusatrum. Le sue foglie vengono raccolte in inverno, in particolare nelle regioni che si affacciano sul mare, e vengono consumate in insalata o impiegate nella preparazione di zuppe e minestre.
Spinacio selvatico
Lo spinacio selvatico (Chenopodium bonus-henricus) rappresenta una specie vegetale perenne le cui foglie possono essere raccolte durante la stagione invernale. Le foglie dello spinacio selvatico possono essere utilizzate fresche e crude nella preparazione delle insalate, oppure possono essere impiegate come ingrediente durante la cottura di zuppe, minestre e risotti, oltre che nella preparazione di frittelle.
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