Dolcificanti naturali: 10 valide alternative allo zucchero bianco

Lo zucchero bianco o saccarosio per esser bianco come lo conosciamo subisce un' enormità di processi: viene depurato con calce, trattato con anidride carbonica, acido solforoso, cotto, raffreddato, cristallizzato, centrifugato, filtrato, decolorato con carbone animale e colorato con coloranti (alcuni dei quali derivanti da catrame e cancerogeni!) e tutto per farlo così bianco e brillante. Ecco 10 alternative naturali per eliminarlo dalla nostra dieta

Prima di parlare delle alternative allo zucchero bianco forse vorreste sapere perché mai dovreste sostituirlo o eliminarlo? giusta richiesta. Lo zucchero bianco o saccarosio per esser bianco come lo conosciamo subisce un’ enormità di processi: viene depurato con calce, trattato con anidride carbonica, acido solforoso, cotto, raffreddato, cristallizzato, centrifugato, filtrato, decolorato con carbone animale e colorato con coloranti (alcuni dei quali derivanti da catrame e cancerogeni!) e tutto per farlo così bianco e brillante.

In Italia, dagli anni ’80, l’industria produttrice di zucchero, per contrastare la concorrenza dei dolcificanti sintetici mise in atto una campagna pubblicitaria in cui si collegava l’uso dello zucchero allo sviluppo delle facoltà cerebrali, ma senza alcun fondamento scientifico in quanto ogni essere umano è in grado di “ottenere” zucchero per far funzionare il cervello da molti tipi di sostanze alimentari e non necessariamente dolci; anzi, per poter essere assimilato lo zucchero “ruba” al nostro corpo vitamine e sali minerali importanti come il calcio tanto che le conseguenze sono l’indebolimento dello scheletro, dei denti, la comparsa di artrite, artrosi e osteoporosi e della ovvia carie dentarie.

A livello intestinale invece provoca produzione di gas, tensione addominale, alterazione della flora batterica, coliti, stipsi, diarrea. Ma non è finita infatti agisce sul sistema nervoso e sul metabolismo, dando dei picchi di stimolazione e delle conseguenti ricadute vertiginose con conseguenti stati di irritabilità, euforia e continuo bisogno di ingestione di altre quantità di zucchero creando così una forma di dipendenza data appunto dal picco di glicemia nel sangue conseguente al velocissimo assorbimento dello zucchero stesso; il pancreas per far fronte alla situazione contrasta gli alti livelli glicemici immettendo insulina nel sangue e si crea così la cosiddetta “crisi ipoglicemia” caratterizzata dalla messa in circolo, da parte dell’organismo, tra gli altri, di ormoni atti a far risalire la glicemia, tra cui l’adrenalina che è l’ormone per eccellenza dell’aggressività e della difesa ed ecco spiegato perché la crisi ipoglicemia crea irritabilità, aggressività, debolezza ed infine bisogno di mangiare ancora.

Questi continui “stress” ormonali con i loro risvolti psicofisici portano un esaurimento delle energie ed il conseguente indebolimento generale che a lungo andare danneggiano il sistema immunitario in quanto l’esaurimento delle forze e delle energie si traduce in una minore capacità di risposta alle aggressioni e quindi nella tendenza ad ammalarsi. Non dimentichiamo inoltre che lo zucchero bianco distrugge anche le vitamine del gruppo B, provoca aumento di peso e una maggiore predisposizione a malattie metaboliche gravi come il diabete. Qui troverete informazioni utili!

Capitolo a parte sono gli edulcoranti o dolcificanti sintetici (per chi stesse pensando di usare quelli come alternativa!): quasi tutti nocivi, alcuni dei quali anche sospettati di essere cancerogeni. Recenti studi mostrano che l’aspartame risulta essere in relazione con il morbo di Parkinson. L’aspartame, prodotto dalla Monsanto, è neurotossico e provoca il degrado dei tessuti nervosi tanto che è stato vietato in Giappone.

I dolcificanti NATURALI di cui vi parlerò invece contengono importanti sostanze utili al nostro organismo che invece non sono presenti in quelli raffinati come lo zucchero bianco. Ma come dolcificare nel modo migliore allora?

La cosa migliore da fare innanzitutto è iniziare gradualmente, prima riducendo la quantità di zucchero che si assume fino a sostituirla con uno (o anche più a seconda dei casi) dei tanti prodotti esistenti e pian piano si riscoprirà una miriade di sapori quasi sconosciuti o perduti (esattamente come per il sale che “camuffa” i sapori , lo zucchero fà lo stesso!)

Un trucchetto può essere quello di compensare l’uso di zucchero (se non si riesce a farne a meno o per i primi tempi durante il quale lo stiamo riducendo) ingerendo contemporaneamente un pizzico di sale marino integrale, che vi darà i minerali necessari per la digestione dello zucchero, senza che questi vengano sottratti all’organismo. Un buon consiglio comunque sempre valido è quello di evitarlo, eliminarlo o limitare i cibi in cui viene mascherato o aggiunto.

Altra cosa da non fare è buttarsi sul primo “zucchero integrale di canna” che ci si presenta davanti in quanto se veramente integrale non può essere né giallo molto chiaro, né secco: deve necessariamente essere giallo scuro o marrone e, soprattutto, umido.

Ma quali sono allora le alternative?

Innanzitutto teniamo presente che di qualunque dolcificante si tratti ognuno ha le proprie caratteristiche specifiche difficilmente confrontabili o riproducibili e quindi non aspettiamoci di dover sempre avere una scala che utilizza come unità di misura il saccarosio perché partiamo già fuori strada.

1) ZUCCHERO DI CANNA INTEGRALE

zucchero_integrale

Il primo valido dolcificante naturale è lo ZUCCHERO DI CANNA INTEGRALE (o panela o mascobado o rapadura o melado de acùcar) quello vero, ha un leggero retrogusto di liquirizia, è granuloso, marrone ed è umido; è il primissimo zucchero che si estrae dal succo di canna che dopo la raccolta viene solidificato in panetti delle dimensioni di una mattonella, ai quali possono essere addizionati altri ingredienti come succo di papaia, arancia, manioca, arachidi. È un alimento molto nutriente tipico del Brasile.

Ricordatevi quindi che quando lo zucchero (o il sale) sono integrali sono anche leggermente umidi e se lasciati all’aria formano un blocco e questo è dovuto alla presenza di magnesio e potassio che essendo igroscopici catturano l’umidità dall’aria.

2) miele

Altro prodotto molto usato, ma non adatto ai vegan, contiene maltosio, saccarosio, glucosio, fruttosio e destrosio e costituisce un perfetto energetico naturale; non è però indicato per la preparazione di dolci in quanto la cottura trasforma il suo gusto dolce in leggermente amaro.

3) SCIROPPO D’ACERO

Un’ altra buona alternativa è rappresentata dallo SCIROPPO D’ACERO, contenente saccarosio, potassio, vitamine del gruppoB e calcio ed anche questo è prodotto dalla linfa estratta da una pianta, l’acero appunto. Risulta avere un sapore molto dolce ed è adatto per la preparazione di dolci e per dolcificare bevande.

4) MALTO D’ORZO, SCIROPPO DI RISO, SCIROPPO DI MAIS

Altro discorso invece è il MALTO d’orzo, lo sciroppo di riso o lo sciroppo di mais che si ottengono dalla germinazione dei cereali. Tutti hanno un alto contenuto in maltosio e contengono amminoacidi, potassio, sodio e magnesio essenziali all’organismo, ecco perché si ritiene siano i più validi sostituti al miele.

Il malto d’orzo (l’unico vero malto, gli altri sono detti sciroppi) viene ottenuto dalla cottura in acqua dell’orzo precedentemente fatto germinare e successivamente essiccato.

Tutti e tre risultano avere un sapore caratteristico ed avere meno capacità dolcificante del miele o dello sciroppo d’acero ma, soprattutto per quello di riso, sono molto più adatti alla dolcificazione quotidiana.

5) MELASSA

Un altro prodotto molto utile per dolcificare in maniera naturale è la melassa che deriva dallo zucchero di canna o anche della barbabietola e contiene saccarosio,fruttosio, glucosio, acido fosforico, potassio, fibre ed è ricchissimo di vitamine (soprattutto B) e di minerali. Purtroppo non è facile da trovare in Italia, ad esempio il prodotto messo in commercio come “melassa dolce di Panela” (come si può leggere anche sulla confezione) non è melassa, ma zucchero Panela reso liquido grazie all’aggiunta di acqua. Se acquistate una melassa dovete fare particolare attenzione al fatto che sia di provenienza biologica, altrimenti nel vostro dolcificante si troveranno sicuramente residui dei composti chimici utilizzati per l’estrazione dello zucchero.

6) SCIROPPO DI MELE

Altro prodotto, anche se non molto facile da reperire, è lo sciroppo di mele ricchissimo di vitamine e sali minerali e molto digeribile adatto soprattutto alla dolcificazione dei dolci.

7) SUCCO D’AGAVE

Ancora il SUCCO D’AGAVE (linfa della pianta d’agave) ricchissimo di sali minerali ed oligominerali. Il problema però è accertarsi che sia di primissima qualità e non sottoposto a procedimenti chimici dannosi come vi avevamo spiegato nell’articolo che potete leggere QUI. Cosa non facile, meglio dunque scegliere un’altra tra le alternative proposte.

8) SUCCO D’UVA

Deriva dalla bollitura e spremitura di uve alla quale si aggiungono chiodi di garofano, cannella e limone. Contiene fruttosio e in realtà ha un sapore molto caratteristico che non risulta essere apprezzato in ogni situazione.

9) AMASAKE

L’ AMASAKE è un’altro dolcificante naturale molto usato nella cucina orientale che si ottiene dalla germinazione enzimatica del riso bianco e che può anche essere autoprodotto facilmente in casa, inoltre può essere utilizzato anche da solo come magnifico dessert!

10) STEVIA

la_mia_stevia

Altro dolcificante naturale è LA STEVIA o meglio la sua polvere; la stevia è una pianta proveniente dal sud America, ha un’elevata presenza di saccarosio. Il suo potere dolcificante è molto alto ma ha anche un forte retrogusto di liquirizia, perfetti in talune occasioni ma un po’ meno, ad esempio, se volete dolcificare tè o caffè. QUI utili informazioni.

11) ZUCCHERO DI COCCO (aggiunto in seguito su segnalazione)

Nella nuova frontiera dei dolcificanti naturali un posto d’onore occupa sicuramente lo zucchero di cocco, realizzato dai fiori della palma. Precisiamo che non si tratta della palma da cui si estrae il tanto discusso olio ma dei fiori della palma da cocco (cocos nucifera) che viene coltivata in maniera non intensiva a Bali. Il prodotto che si ricava è uno zucchero dal sapore intenso e fruttato con ridotto contenuto di saccarosio e che racchiude tante sostanze nutrizionali importanti per il nostro organismo come potassio e zinco.

Insomma dopo tutte queste valide alternative allo zucchero l’unica cosa che non è più valida è la scusa per continuare ad usare lo zucchero bianco!

KIA – Carmela Giambrone

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