Massima attenzione alle vongole veraci perché potrebbero contenere il pericoloso batterio Escherichia Coli. A lanciare l’allarme sul territorio italiano è il RASFF, il sistema di allerta europeo rapido per la sicurezza alimentare.
Massima attenzione alle vongole veraci perché potrebbero contenere il pericoloso batterio Escherichia Coli. A lanciare l’allarme sul territorio italiano è il RASFF, il sistema di allerta europeo rapido per la sicurezza alimentare.
Vi avevamo già parlato delle vongole di Goro ritirate dal supermercato Conad in via precauzionale “per presunta presenza di Escherichia coli oltre i limiti di legge”. Adesso, sembra che il batterio possa trovarsi anche in altre vongole veraci immesse in Italia.
Per questo motivo, il Rasff ha già inviato un documento sugli alimenti a rischio per il ritiro dei prodotti potenzialmente pericolosi per la salute pubblica.
L’Escherichia coli è un batterio pericoloso presente in acque inquinate da feci e può provocare nausea, forti crampi addominali, diarrea, vomito e affaticamento. Nelle forme più gravi rappresenta una vera e propria insidia sanitaria.
L’allerta è del 9 dicembre rif. 2016.1725 e il ritiro è già in moto in tutta Italia. Tuttavia, il sistema di sicurezza europeo, invita a non consumare il prodotto prima di averlo fatto sottoporre a controllo dal Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della Asl locale.
Aggiornamento 15 dicembre 2016
Il Ministero della Salute in una nota stampa comunica:
“Il Ministero della Salute dichiara priva di fondamento l’informazione riportata da alcuni forum di discussione in rete (social), ove – facendo riferimento all’allerta 2016.1725, in relazione al consumo di vongole veraci si afferma che il “sistema di allerta rapido europeo per la sicurezza alimentare ha invitato a prestare la massima attenzione a non consumare questo tipo di vongole senza prima sottoporle al servizio igiene degli alimenti e nutrizione della ASL competente”.
In proposito si precisa che l’allerta 2016.1725, citata dai social, si riferisce ad una specifica non conformità (superamento dei limiti di E. Coli) rilevata in una singola area marina di produzione di molluschi, nel corso dei controlliufficiali effettuati routinariamente dalle ASL. Il prodotto non conforme, peraltro, è già stato oggetto di ritiro dal mercato, misura a tutela della salute dei consumatori”.
Dominella Trunfio