Vongole dei veleni: scatta finalmente l’allerta europea per i molluschi tossici e inquinati del Sarno

Vi abbiamo parlato più volte del problema delle vongole inquinate del Sarno che vengono pescate nel fiume campano da commercianti senza scrupoli e vendute poi, come se nulla fosse, con evidenti rischi per la salute dei consumatori. Ora sulla questione è scattata l’allerta sanitaria europea.

Vi abbiamo parlato più volte del problema delle vongole inquinate del Sarno che vengono pescate nel fiume campano da commercianti senza scrupoli e vendute poi, come se nulla fosse, con evidenti rischi per la salute dei consumatori. Ora sulla questione è scattata l‘allerta sanitaria europea.

Come è ormai tristemente noto, il Sarno è uno dei fiumi più inquinati d’Europa ma, nonostante il divieto, proprio qui vengono pescate vongole, poi vendute in pescherie e negozi. Gli accertamenti delle Asl locali e degli esperti dell’Istituto Zooprofilattico oltre che del Dipartimento di Sanità Pubblica della Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università Federico II, hanno più volte dimostrato la pericolosità di questo cibo che può finire sulle nostre tavole senza che ci rendiamo conto della sua pericolosità.

Cosa è stato trovato nelle vongole? Altissimi livelli di metalli pesanti come piombo, cadmio e zinco oltre ad altri tipi di inquinanti (i laboratori che hanno analizzato i molluschi hanno chiesto se per caso fossero finiti in un serbatoio di benzina!). Il problema è che le vongole pescate alla foce del Sarno, pesantemente inquinate e dunque tossiche, vengono vendute comunemente insieme alle altre “pulite” e, grazie ad organizzazioni criminali che si occupano di questo commercio, inserite in una filiera sicura e tracciata.

L‘allarme lanciato dalla Capitaneria di porto di Castellammare ora si estende non solo in Italia ma anche in Europa dove questi molluschi potrebbero arrivare ed essere acquistati da ignari consumatori. È scattata quindi l’allerta sanitaria europea, utile a prevenire la commercializzazione di queste vongole.

Nonostante le decine di persone già arrestate con l’accusa di attentato alla salute pubblica e frode, il problema della vongole del Sarno non accenna a diminuire ma anzi si estende anche al di fuori del nostro paese.

Come ha dichiarato il comandante della Capitaneria di Castellammare, Ivan Savarese:

“Stiamo stringendo in una morsa tutte le attività legate alla pesca e alla commercializzazione di questi prodotti. L’allerta sanitaria estesa a tutta l’Europa è la conferma che ci troviamo di fronte a una situazione particolarmente grave gestita da persone senza scrupoli”.

Tra l’altro ormai è certo che i criminali che pescano e commerciano le vongole avvelenate sono gli stessi che hanno distrutto le rocce della penisola sorrentina per prendere i datteri di mare (sempre a scopo di lucro e senza farsi alcuno scrupolo).

Come possiamo difenderci? Al momento non è possibile per il consumatore distinguere una vongola pescata nel Sarno, e dunque tossica, da una commestibile. Non esistono infatti indicazioni da parte degli enti specializzati. Probabilmente però, a breve, potrebbero arrivare delle precisazioni da parte del Ministero della Salute o da altri enti.

Al momento, dunque, sarebbe meglio evitare di comprare vongole o affidarsi esclusivamente a pescatori e commercianti di fiducia.

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Francesca Biagioli

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