Olio extravergine, come conservarlo correttamente? Gli errori che devi assolutamente evitare

L’olio extravergine di oliva è il simbolo della ‘dieta mediterranea’ e un prezioso alleato per la nostra salute a tavola. Ma lo conserviamo correttamente? L’Unione Nazionale Consumatori spiega come preservare al meglio le proprietà di questo alimento.

Si dice ‘dieta mediterranea’ e si pensa subito all’olio EVO, immancabile sulle tavole degli italiani e alleato prezioso per preservare la nostra salute. A crudo sulle verdure, come base per soffritti e rosolature, ma anche a completamento di un sugo o di un pesto sulla pasta – gli usi di questo alimento sono infiniti, come le sue proprietà. Purtroppo però, l’olio d’oliva è un prodotto molto delicato, e una sua scorretta conservazione ne altera le proprietà e ne pregiudica i benefici.

Per aiutare i consumatori a conservare correttamente l’olio Evo, l’Unione Nazionale Consumatori e l’Associazione Italiana dell’Industria Olearia hanno realizzato un breve video – diffuso sui social – con le principali regole per la corretta conservazione dell’alimento, e pubblicato la guida Olio extra vergine d’oliva. Un tesoro da preservare. Non si tratta di un’iniziativa recente, ma di un progetto nato già nel 2018 con l’obiettivo di avvicinare i consumatori ad un uso corretto e consapevole dell’alimento simbolo della Dieta Mediterranea. La conservazione del prodotto parte dalle fasi di produzione in oleificio e attraversa varie fasi – dall’imbottigliamento al trasporto allo stoccaggio nei magazzini e poi nei negozi – e si conclude nelle case dei consumatori, coinvolgendo diversi attori.

Siamo tutti responsabili della qualità del nostro extra vergine – afferma Anna Cane, presidente del Gruppo olio d’oliva di ASSITOL. – Tutti i diversi momenti di questa catena sono egualmente importanti per garantire l’integrità dell’olio, che è un prodotto vivo e, come tale, va gestito con grande attenzione”. 

Calore e umidità sono i primi fattori che pregiudicano la buona qualità dell’olio, ma anche colpi d’aria e sbalzi termici hanno un effetto negativo. Ecco perché UNC invita fornitori e negozianti a prestare particolare attenzione alle modalità di conservazione delle bottiglie: uno stoccaggio improprio a diretto contatto coi raggi del sole, fuori al negozio, fa perdere all’olio le sue caratteristiche organolettiche. Ma anche a casa bisogna essere accorti: molto spesso basta una piccola distrazione, come dimenticare la bottiglia dell’olio aperta o in prossimità dei fornelli accesi sul piano cottura, per far sì che il liquido dorato si comprometta irrimediabilmente.

(Leggi: La dieta mediterranea può prevenire la perdita di memoria e la demenza. Lo studio)

Oggi i consumatori sono ancora più sensibili ai temi dell’alimentazione e della salute -afferma Massimiliano Dona, presidente di Unione Nazionale Consumatori. – Non basta però dare le corrette informazioni sulle proprietà dell’olio e le caratteristiche di un prodotto di qualità, ma sono necessarie alcune accortezze anche per la conservazione: per questo motivo l’Unione Nazionale Consumatori ci mette la faccia, con questo video che ci auguriamo sensibilizzi anche i più giovani sull’importanza di custodire adeguatamente questo prodotto. Il nemico da sconfiggere sono le fake news, alimentate dal web che fanno male ai consumatori e alla stessa industria olearia!”.

Il 2020 – complice anche il lockdown dovuto alla pandemia Covid – è stato un anno di maggiore consapevolezza e presa di coscienza da parte degli italiani sull’importanza del cibo di qualità e della sana alimentazione. In questo contesto di ricerca di materie prime sane e più genuine si innesta anche un incremento delle vendite di olio EVO, che nello scorso anno sono aumentate del 6%. Ecco perché è importante anche capire bene come conservare questo prodotto così benefico per la nostra alimentazione.

Fonte: ASSITOL

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