Imballaggi alimentari, qual è il materiale più sicuro? I consumatori europei sono sempre più attenti alla sicurezza alimentare e ai problemi per la salute che i cibi confezionati mal conservati potrebbero causare. Il ruolo degli imballaggi, da questo punto di vista, è di vitale importanza.
Imballaggi alimentari, qual è il materiale più sicuro? I consumatori europei sono sempre più attenti alla sicurezza alimentare e ai problemi per la salute che i cibi confezionati mal conservati potrebbero causare. Il ruolo degli imballaggi, da questo punto di vista, è di vitale importanza.
Una ricerca indipendente proposta da Friend of Glass e condotta su 8000 persone ha rivelato che tra i consumatori europei esiste una preoccupazione crescente per le sostanze chimiche che potrebbero migrare dalle confezioni agli alimenti. Due terzi degli intervistati (66%) hanno ammesso di essere preoccupati per le contaminazioni alimentari. 8 consumatori su 10 temono che le sostanze chimiche impiegate per gli imballaggi posano alterare cibi e bevande, rendendoli poco sicuri per la salute.
Le maggiori preoccupazioni riguardano le confezioni di plastica, che sono le più temute rispetto alle altre tipologie indicate nel sondaggio, tra cui troviamo metallo, cartone, carta e vetro. Per una maggiore sicurezza, i consumatori tendono ad acquistare di più cibi e bevande confezionati in imballaggi in vetro. Per il 61% degli intervistati il vetro rappresenta il materiale più sicuro per la salute. Il dato è in crescita rispetto al 48% rilevato nel 2010.
Oggi i consumatori non sono attenti soltanto alle etichette presenti sulle confezioni, ma anche ai materiali di imballaggio. Tra i più cauti troviamo i genitori con figli piccoli. Il 77% preferisce conservare gli alimenti per bambini in contenitori in vetro e evita l’acquisto di cibi o bevande in confezioni di plastica.
Dieter Schrenk, esperto di farrmacologia e tossicologia dell’Università di Kaiserslautern, in Germania, ha sottolineato che il problema della migrazione di sostanze dalla confezione agli alimenti e alle bevande rappresenta una questione da non sottovalutare. La plastica, il metallo, la carta e il cartone in passato hanno rappresentato fonti rilevanti di sostanze chimiche indesiderate nel cibo. A suo parere, però, il rischio di contaminazioni alimentari in casi simili è basso, ma saranno necessarie ulteriori ricerche per approfondire il tema dal punto di vista scientifico.
Il vetro è considerato il materiale più sicuro per il confezionamento di cibi e bevande. Infatti agisce come una barriera naturale e impermeabile e non interagisce con gli alimenti solidi o liquidi. Negli Stati Uniti il vetro è l’unico materiale ritenuto davvero sicuro dal punto di vista degli imballaggi alimentari dalla Food and Drug Administration.
Quando l’Unione Europea, nel 2011, ha deciso di mettere al bando il BPA per la produzione dei biberon, ha indicato proprio il vetro come alternativa sicura per la salute. Nel frattempo, la Commissione Europea sta lavorando per rafforzare la legislazione relativa alle sostanze chimiche cedute dagli imballaggi alimentari verso il loro contenuto. Le preferenze per la sicurezza potrebbero riguardare proprio il vetro, un materiale inerte dal punto di vista chimico e in grado di proteggere cibi e bevande dalle contaminazioni esterne.
Consulta qui il sondaggio sulla sicurezza degli imballaggi.
Marta Albè
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