Quali sono le cause della gastrite? E qual è la migliore dieta da seguire?
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Con gastrite si indica una condizione infiammatoria (flogosi) che interessa la mucosa gastrica e che si presenta con forti dolori addominali, bruciore e acidità. Questa infiammazione può avere varia entità, dal semplice arrossamento (iperemia) a piccole escoriazioni (erosioni), e può manifestarsi con un breve episodio o può essere di lunga durata. Ma quali sono le cause della gastrite? E qual è la migliore dieta da seguire?
La gastrite ha un’incidenza molto alta in quasi tutto il mondo, in particolar modo nelle zone più civilizzate dell’occidente e tra le donne. Esiste una forma acuta, che ha sintomi più leggeri, e una forma cronica, che in genere causa sintomatologie più importanti e disturbi per periodi molto ampi nel corso della vita.
Le cause possono avere varia origine e spesso possono anche presentarsi in concomitanza: stress, dieta sbagliata, terapie farmacologiche errate o, nei casi più gravi, un battere.
Cos’è la gastrite, tipi e cause
La gastrite è un disturbo dovuto a un processo infiammatorio che interessa la mucosa gastrica. La mucosa gastrica è lo strato più interno dello stomaco e si affaccia direttamente sul lume gastrico, a contatto con i prodotti della digestione.
Si può distinguere tra gastrite acuta, in genere dovuta a un’indigestione o a un’alimentazione scorretta, e gastrite cronica, dovuta per lo più a un’infezione da Helicobacter pylori (ma ci possono essere anche altri fattori).
Gastrite acuta
Con gastrite acuta ci si riferisce a forme di gastriti transitorie, contraddistinte da numerose lesioni erosive (ben distinte dalle ulcere) piccole e sanguinanti. Alcune volte queste forme di gastrite possono non avere sintomi manifesti, altre volte si presentano subito come patologie gravi con emorragia massiva e rischio per la sopravvivenza.
Le più comuni forme di gastriti acute sono:
- gastrite erosiva, a causa della quale la mucosa perde integrità, senza perforazione ma con sanguinamento. Può essere causata da alcool, abuso di farmaci, ustioni o eventi traumatici
- gastrite ischemica, generata da shock, ipovolemia, emboli
- gastrite da farmaci aggressivi, soprattutto FANS, che danneggiando la mucosa gastrica
- gastrite corrosiva, provocata da indigestione di particolari agenti chimici o abuso di alcool
Generalmente, le lesioni delle forme acute scompaiono entro 48 ore. Si tratta di ulcerazioni superficiali che all’esame istologico – diversamente dalle ulcere peptiche solitarie – non superano in profondità la muscularis mucosae (o lamina muscularis mucosae, una fascia di muscolatura liscia posta all’interno della tonaca mucosa).
Gastrite cronica
La gastrite cronica, in cui manca la componente erosiva, si riconduce per la maggior parte delle volte a infezioni da Helicobacter pylori. Ma anche altri fattori potrebbero favorire la variante cronica della gastrite.
Le gastriti croniche si dividono in due tipi:
1) tipo A, o del fondo: rara e più frequente nell’anziano, si sviluppa nel fondo e nella grande curva dello stomaco. È una patologia a base autoimmune che determina la produzione di autoanticorpi contro le cellule parietali dello stomaco. Una gastrite cronica di tipo A può provocare:
- acloridria
- anemia perniciosa
- atrofia della mucosa
- aumentata incidenza di tumore gastrico
2) tipo B, o dell’antro: che è la forma sostenuta dall’Helicobacter pylori e può rimanere asintomatica per molti anni. Nel tempo provoca ulcera peptica e carcinoma gastrico.
Le gastriti croniche da Helicobacter pylori si suddividono a loro volta in ulteriori due categorie:
1) gastrite cronica non atrofica: che si localizza soprattutto nell’antro dello stomaco e può evolvere in ulcera peptica duodenale
2) gastrite cronica atrofica (gastrite atrofica multifocale o pangastrite atrofica): che ha come sede iniziale l’antro ma poi ha la capacità di estendersi verso il corpo e il fondo dello stomaco colpendo le cellule ossintiche (cellule parietali o cellule oxintiche, ghiandole localizzate nel corpo e nel fondo gastrico). Può evolvere in ulcera peptica gastrica e ha un rischio abbastanza elevato di un’involuzione neoplastica.
Ricapitolando, quindi, nel momento in cui la mucosa che protegge le pareti dello stomaco si indebolisce, i succhi gastrici infiammano l’organo e in alcuni casi lo danneggiano. Compare la gastrite, soprattutto se entrano in gioco poi altri fattori:
- abuso di farmaci, specialmente FANS
- abuso di alcool
- alimentazione scorretta, alcuni cibi come possono provocare la gastrite
- reflusso biliare, che accade quando lo sfintere pilorico non funziona bene e la bile risale in direzione dello stomaco
stress (gastrite nervosa) - infezione da Helicobacter Pylori
- insufficienza renale ed epatica
- morbo di Crohn
- HIV
- disturbi psicosomatici
Gastrite sintomi
La gastrite acuta ha un esordio improvviso e nella maggior parte dei casi provoca nausea, bruciore o fastidio allo stomaco.
Dall’altro lato, la gastrite cronica si sviluppa più gradualmente e provoca un forte mal di stomaco, dà la sensazione di stomaco pieno o la perdita di appetito. In molti casi può capitare che la gastrite cronica non abbia alcun sintomo fisico.
In generale, i sintomi di una gastrite sono:
- bruciore di stomaco nella parte superiore dell’addome
- dolore sordo allo stomaco
- nausea
- vomito
- diminuzione dell’appetito
- eruttazione o gonfiore
- senso di stomaco pieno anche dopo pochi bocconi
In tutti i casi bisogna sempre rivolgersi al medico, ma non perdete altro tempo nel caso abbiate sintomi legati a un possibile sanguinamento gastrico come:
- fiato corto, debolezza e pallore
- vertigini o sensazione di svenimento
- sangue nel vomito
- feci nere catramose
- feci con sangue rosso vivo
Gastrite, cure e dieta
I percorsi terapeutici per la maggior parte dei casi di gastrite prevedono l’uso di farmaci che riducano o neutralizzino l’acidità di stomaco. Ma, come abbiamo visto, spesso i disturbi dovuti a una gastrite derivano da uno stile di vita errato: è per questo che tante volte potrebbe essere sufficiente rimodulare lo stile alimentare (se gli episodi di gastrite o di acidità di stomaco sono frequenti, considerate la possibilità di fare pasti più leggeri e più frequenti, in modo da ridurre gli effetti dell’acidità di stomaco), eliminare il fumo e l’alcol, praticare regolare attività fisica e ridurre lo stress, che non solo abbassa le difese immunitarie, ma aumenta anche la produzione di acidi gastrici rallentando la digestione.
Gastrite, gli alimenti sconsigliati
In caso di gastrite è sconsigliato consumare:
- carni grasse
- verdure crude
- pomodoro
- salumi
- prodotti in scatola
- dolci industriali
- burro e margarina
- caffè
- tè
- menta
- cibi fritti
- bevande molto calde o molto fredde
- formaggi grassi
- alcol
- cioccolate calde e cacao in polvere
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Gastrite, rimedi naturali
Per alleviare i sintomi della gastrite, si può fare facilmente riferimento a una serie di utili rimedi naturali.
I più comuni:
- infuso di camomilla, che protegge le pareti dello stomaco, le infiammazioni ed è adatto anche ai bambini
- infuso di melissa, dopo i pasti allevia i fastidi causati dalla gastrite
- more e lamponi
- argilla verde ventilata
- succo di limone, se bevuto a digiuno di prima mattina combatte l’iperacidità dello stomaco
- zenzero fresco, da masticarne un pezzetto prima dei pasti previene la gastrite
- cannella, utile per risolvere problemi di cattiva digestione
- acqua di cocco, riduce la sensazione di dolore e di bruciore
- succo di aloe vera, che riequilibra la flora batterica intestinale e riduce il bruciore di stomaco
- radici di liquirizia, che in genere migliorano i disturbi dell’apparato gastrointestinale