Dove ha avuto origine la nostra amata dieta mediterranea? Oggi è Patrimonio dell'Umanità, ma in quale Paese è stata "inventata"?
Dove ha avuto origine la nostra amata dieta mediterranea? Oggi, da 10 anni, è Patrimonio dell’Umanità, ma in quale Paese è stata “inventata”?
Considerata una delle diete più nutrienti al mondo, celebrata da milioni di esperti in salute e benessere, considerata da 10 anni Patrimonio dell’Umanità, la dieta mediterranea affonda senz’altro le sue origini anche nella storia del nostro Paese. Ma dove è nata esattamente?
A questa risposta hanno tentato di rispondere alcuni ricercatori, che in uno studio evidenziano come il concetto secondo cui la “dieta mediterranea” implicherebbe che tutti i popoli del Mediterraneo seguano lo stesso stile alimentare è improprio, non fosse altro che ogni Paese ha le proprie diete, le proprie religioni e culture diverse.
Ricco di frutta, verdura, cereali integrali, legumi e olio d’oliva, quello mediterraneo è un regime celebre per essere povero di grassi saturi e ricco di proteine magre. Tuttavia il termine “dieta mediterranea” ha lo scopo di dedurre una particolare identità “mediterranea” in uno specifico schema dietetico culturale, ma così non è e lo dimostra il fatto che ogni paese lungo il Mar Mediterraneo vanta una cultura diverse.
“Le diete [dei paesi mediterranei] differiscono nella quantità di grassi totali, olio d’oliva, tipo di carne e vino; latte contro formaggio; frutta e verdura; e i tassi di malattia coronarica e cancro”.
Dunque, se ci sono differenze alimentari e di stile di vita tra Paese e Paese, a quale nazione fa specificamente riferimento la dieta? E da dove viene veramente?
“Le persone tendono sempre ad associare il cibo greco e italiano alla dieta mediterranea
– spiega Anika Rouf, una dietista e dottoranda della School of Life and Environmental Sciences presso l’Università di Sydney -. Eppure la prima indagine scientifica sulla dieta mediterranea è stata svolta nel 1948 dal governo greco per migliorare la salute della popolazione, dopo la seconda guerra mondiale”.
Si trattò di uno studio il cui scopo fu quello cercare un modo per migliorare il tenore di vita nella Creta del dopoguerra. I ricercatori alla fine scoprirono che la dieta dei cretesi locali era già di per sé molto sana, consistente in abbondanza di verdure, frutta, erbe, olio d’oliva e fagioli, vino e proteine magre.
“Hanno esaminato le caratteristiche dietetiche della popolazione e hanno scoperto che mangiavano principalmente alimenti a base di piante, che costituivano circa il 75% [della loro dieta]”. Un punto in più, se si considera che la dieta della maggior parte delle persone che vivevano negli Stati Uniti in quel momento, era già allora eccessivamente ricca di cibi di origine animale.
Tuttavia, anche se questa ricerca suggerì che il governo greco fu il primo a studiare formalmente la dieta mediterranea, le sue vere radici rimangono storicamente discutibili.
“Le origini della dieta mediterranea sono perse nel tempo perché affondano nelle abitudini alimentari del Medioevo”, si legge in uno studio del 2013 sulla storia della salute.
I confini geografici del passato sono molto diversi da quelli di oggi. Anche le abitudini alimentari delle classi ricche nella storia antica variavano molto da quelle delle classi più povere e degli schiavi che vivevano nello stesso paese.
Ancora una volta, una teoria storica spiega che la dieta potrebbe essere derivata da antiche e avanzate civiltà in Medio Oriente nel nono millennio a.C.
“[I ricercatori] hanno trovato prove archeologiche e botaniche per dimostrare che persone dalla Siria, dalla Palestina e dalla Turchia meridionale avevano cereali e legumi”, ci spiega Rouf. “Hanno anche realizzato che suini, pecore e bovini sono stati addomesticati in questo periodo. E i raccolti che sono stati prodotti si sono poi diffusi nelle regioni meridionali della Grecia, della Spagna e dell’Italia intorno al 6000-4000 a.C.”
Anche le testimonianze di olive, fichi e viti risalgono al quarto millennio. Si ritiene che Greci e Fenici, una civiltà incentrata nell’area del moderno Libano e della Siria, diffondessero questi prodotti alimentari in altre regioni del Mediterraneo già nel primo millennio a.C., mentre olive, grano e viti – che rappresentano il carattere centrale della dieta mediterranea – sono state trovate ovunque sulle rive del Mar Mediterraneo entro la metà del primo millennio a.C. E non solo: la cultura islamica potrebbe aver influenzato anche la dieta europea attraverso l’introduzione di varie specie vegetali, come canna da zucchero, mandorle, limoni e arance.
“I popoli arabi hanno anche introdotto nuovi alimenti nella dieta europea quando si sono espansi in Europa, portando melanzane, riso e alcune spezie dall’India”, spiega Rouf, e ancora un altro studio riporta la dieta mediterranea ai primi cristiani al tempo dell’impero romano.
La storia della dieta mediterranea, quindi? Un susseguirsi di magnifici scambi che non piazza radici in una terra in particolare, ma detta le caratteristiche di una strabiliante cultura che fonde gli schemi alimentari in diverse civiltà, arrivando fino a noi e pregiandosi del titolo di “migliore dieta al mondo”.
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