Lo zucchero bianco è un dolcificante che tende a generare dipendenza e ha numerose ripercussioni negative sul corpo. Tante persone pensano che acquistando zucchero di canna possano mettersi al sicuro da eventuali rischi per la salute. Ma è davvero così? Lo zucchero di canna fa male come quello bianco? Facciamo chiarezza.
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Lo zucchero bianco è un dolcificante che tende a generare dipendenza e ha numerose ripercussioni negative sul corpo. Tante persone pensano che acquistando zucchero di canna possano mettersi al sicuro da eventuali rischi per la salute. Ma è davvero così? Lo zucchero di canna fa male come quello bianco? Facciamo chiarezza.
Dire zucchero di canna ci dà la sensazione di parlare di un prodotto più sano e naturale e questo sarebbe confermato anche dal colore più scuro e caramellato che ci fa credere di essere di fronte ad uno zucchero non raffinato. Purtroppo si tratta di uno dei tanti falsi miti alimentari.
Ormai anche al bar troviamo le bustine di zucchero di canna, una grande trovata commerciale pensata per il sempre più ampio pubblico di consumatori attenti alla propria salute. Quello che comunemente utilizziamo e preferiamo in quanto “più sano e naturale” è in realtà non solo zucchero a tutti gli effetti ma anche un prodotto ugualmente raffinato. Scopriamo meglio di che si tratta.
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COS’E LO ZUCCHERO DI CANNA
Proprio come avviene nel caso dello zucchero bianco, anche quello di canna è un prodotto sottoposto a lavorazioni industriali che lo sbiancano, rendono omogenei e piacevoli alla vista i granelli e ne adattano il gusto alle esigenze dei consumatori. Una leggera differenza che lo contraddistingue da quello bianco è che, oltre al saccarosio, vi è una piccola percentuale di melassa (la parte più ricca di nutrienti della canna da zucchero, considerata invece lo scarto nella produzione del dolcificante) che gli fornisce un sapore più caratteristico.
E quel colore leggermente ambrato e che fa così esotico da dove deriva? Il più delle volte i produttori aggiungono, per renderlo più deciso, un colorante color caramello (sigla E150). È facile intuire quindi che questo zucchero è uguale se non peggiore di quello bianco.
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Non vi è sostanzialmente una grande differenza neppure in quanto a proprietà ed effetti sul corpo tra zucchero bianco e zucchero di canna (anch’esso saccarosio). Calorie, indice glicemico e impatto sull’organismo sono equivalenti.
QUALE SCEGLIERE
Al supermercato troviamo 3 tipologie di zucchero:
- Zucchero bianco
- Zucchero di canna
- Zucchero integrale di canna
Indubbiamente se scegliamo di consumare zucchero sarebbe bene orientarsi sullo zucchero di canna integrale preferibilmente biologico e del commercio equo e solidale. Si tratta sempre comunque di zucchero ma in questo caso almeno non è un prodotto raffinato e quindi rimangono intatte le proprietà nutrizionali dell’alimento originario.
PROPRIETÀ DELLO ZUCCHERO INTEGRALE DI CANNA
Nello zucchero integrale di canna sono presenti enzimi, vitamine del gruppo B, minerali come potassio, calcio e magnesio anche se c’è da dire che bisognerebbe consumarne davvero molto per poter sfruttare i vantaggi di queste sostanze e a quel punto sarebbero probabilmente maggiori i danni di un utilizzo esagerato.
Un ulteriore piccolo vantaggio che offre lo zucchero integrale di canna rispetto alle altre varianti è fornire circa 100 calorie in meno degli altri ogni 100 grammi di prodotto.
Ricapitolando lo zucchero integrale di canna offre:
- Enzimi
- Vitamine (soprattutto del gruppo B)
- Minerali come potassio, calcio, zinco e magnesio
- È un po’ meno calorico
Ma come riconoscere il vero zucchero di canna integrale?
Intanto sull’etichetta deve esserci proprio la dicitura “zucchero integrale di canna” e inoltre anche visivamente si notano le differenze: il colore è più scuro (bruno), i granelli sono più grossi, di forme disomogenee e lo zucchero tende anche ad essere più appiccicoso e umido oltre che a sciogliersi molto più lentamente. Anche il sapore non è quello dello zucchero di canna tradizionale ma molto più intenso (ricorda vagamente la liquirizia) e meno dolce.
C’è sempre la possibilità poi di scegliere dolcificanti naturali che hanno meno impatto sul metabolismo del corpo e indice glicemico minore. Ve ne abbiamo presentati alcuni in questo articolo.
Francesca Biagioli