Coop dice addio alla plastica monouso: stop alle vendite dal 1° giugno. Ecco dove

Via dalle vendite piatti, bicchieri e altre stoviglie di plastica. Unicoop Firenze dal 1° giugno smetterà di commercializzare questi prodotti monouso nemici dell'ambiente. Si parla di 220mila pezzi in meno all'anno

Via dalle vendite piatti, bicchieri e altre stoviglie di plastica. Unicoop Firenze dal 1° giugno smetterà di commercializzare questi prodotti monouso nemici dell’ambiente. Si parla di 220mila pezzi in meno all’anno.

Anche se l‘Europa ha già messo al bando la plastica usa e getta dal 2021, c’è chi anticipa i tempi della politica aiutando l’ambiente. Dal 1° giugno nei supermercati Unicoop Firenze non sarà più possibile acquistare stoviglie in plastica. Un bel passo avanti nella lotta al marine littering, che uccide migliaia di animali.

La direttiva Europea, approvata lo scorso marzo, di fatto dichiara guerra non solo alle stoviglie in plastica ma a molti altri oggetti che nel tempo si sono rivelati pericolosi per l’ambiente. Essi, una volta ridotti in microplastiche, sono rischiosi anche per l’uomo perché finiscono nella nostra catena alimentare.

Da qui la necessità di agire in fretta per ridurre il ricorso alla plastica monouso, pari al 70% di tutti i rifiuti marini. La Coop ha già iniziato, partendo dalla Toscana.

“L’ambiente non è usa e getta” si legge nell’annuncio ufficiale. In totale non verranno più venduti 80 milioni di piatti, 90 di bicchieri e 50 di posate all’anno pari a 1500 tonnellate di plastica in meno a carico dell’ambiente.

unicoop firenze

“L’obiettivo è quello di modificare i comportamenti dei consumatori. Così è successo, ad esempio, per quanto riguarda le buste per la spesa” spiega Unicoop Firenze. “Con l’eliminazione dei prodotti monouso in plastica dalla vendita, la cooperativa adotta una visione di lungo termine e persegue il fine di soddisfare i bisogni senza forzare i consumi“.

Si tratta di una goccia nel mare ma è comunque un passo significativo e speriamo che altre grandi catene facciano lo stesso ancora prima degli obblighi del 2021. A prescindere, possiamo sempre evitare di acquistarli.

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Francesca Mancuso

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