è da poco nata l'iniziativa "Un pane per tutti". Essa nasce dall' esigenza di porre l'attenzione sullo scarto alimentare nella grande distribuzione. 200 mila tonnellate all'anno di generi alimentari, solo in Italia, finiscono infatti ogni anno in discarica e solo una piccola parte di questi viene donata ad ONLUS. Sono prodotti non graditi al mercato, poiché vicini alla scadenza o leggermente danneggiati.
Il Parlamento Europeo, a seguito della campagna “Un anno contro lo spreco” promossa da Last minute market, ha proclamato il 2014 “Anno Europeo di lotta allo spreco alimentare” e ha dato vita proprio nei mesi scorsi ad una campagna virale. Che qualcosa stia davvero iniziando a muoversi contro gli sprechi alimentari?
A Brescia ciò sta sicuramente accadendo. Infatti, è da poco nata l’iniziativa “Un pane per tutti”. Essa nasce dall’ esigenza di porre l’attenzione sullo scarto alimentare nella grande distribuzione. 200 mila tonnellate all’anno di generi alimentari, solo in Italia, finiscono infatti ogni anno in discarica e solo una piccola parte di questi viene donata ad ONLUS. Sono prodotti non graditi al mercato, poiché vicini alla scadenza o leggermente danneggiati.
L’iniziativa “Un pane per tutti“, il cui nome già rende idea degli intenti sociali che sono alla base del progetto, si fa portavoce di una proposta di legge con molteplici obiettivi, tra cui quello
ambientale ed economico.
I punti principali sono:
-vendite sottocosto dei prodotti invenduti vicino alla scadenza o leggermente danneggiati, in un corner all’interno dei supermercati stessi;
– bank food per il ritiro della merce da parte di Onlus e mense poveri
– carne, pesce e verdure in scadenza per canili e associazioni animaliste
– separazione in differenziata degli alimenti scartati, destinandoli al compostaggio
– registro di scarico rifiuti organici
“La riduzione e il controllo dei rifiuti e la ridistribuzione degli alimenti è fondamentale in una società moderna che vuole applicare i principi dello sviluppo sostenibile” spiega Marina Borghetti, tra le promotrici.
Con poche e semplici azioni mirate, vi è la possibilità di ridurre notevolmente gli sprechi.
Le vendite sottocosto sono utili soprattutto alle persone con difficoltà economiche, oltre a donare valore a generi alimentari destinabili ancora al consumo umano, visto l’ottimo stato, ma già implicitamente destinati alla discarica.
Le bank food, i cosidetti “banchi alimentari“, già esistono, ma sono una realtà che può essere estesa capillarmente su tutto il territorio, attraverso collaborazioni con associazioni e enti caritatevoli.
Canili e associazioni animaliste, inoltre, devono poter avere accesso a queste eccedenze.
Infine la raccolta differenziata deve diventare obbligatoria per tutto il settore alimentare, oltre al registro di scarico dei rifiuti organici.
Appoggiano l’iniziativa, tra gli altri, Federconsumatori Brescia – Adoc Brescia – Enpa Brescia – P.L.E.F.
Intanto il dibattito va avanti su facebook, dove il gruppo “Un pane per tutti” conta già più di 1000 iscritti.
Gaia Palmisano
www.rhizomaticdesign.net
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