Le donne sono spesso ignare di comprare prodotti che solo in quanto rosa o destinati al pubblico femminile (anche bambine) costano di più
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A volte, solo per il fatto di essere donne, paghiamo di più alcuni prodotti. Un esempio su tutti è quello dei rasoi che, solo perché di colore rosa, hanno un prezzo maggiorato nonostante in alcuni casi siano esattamente uguali a quelli blu “da uomo”.
Ma questo è vero anche per altri prodotti come deodoranti e giocattoli per bambini, spesso disponibili in due versioni: per maschio e per femmina (ancora nel 2022!) che vede quest’ultima svantaggiata e costretta a a pagare di più.
A parlare di questo tema spesso sconosciuto o sottovalutato dai consumatori è la rivista francese 60 Millions de Consommateurs.
Auriane Dumesnil, co-fondatrice dell’associazione Pépite sexiste, che sensibilizza sugli stereotipi diffusi dal marketing in Francia, definisce questo fenomeno “tassa rosa”, perché i prodotti che vengono pensati per le donne sono spesso dipinti di rosa.
Il reparto dei giochi per bambini, lo sappiamo tutti, è ancora il luogo dove gli stereotipi di genere regnano sovrani e come sottolinea Dumesnil:
Le differenze di prezzo possono essere enormi, a volte decine di euro.
Da qui l’importanza di conoscere (per poter contrastare) le insidie del marketing in questo senso.
60 Millions de Consommateurs segnala 4 casi emblematici del mercato francese ma queste pratiche purtroppo sono diffuse un po’ in tutto il mondo (Italia compresa).
I prodotti “rosa” costano di più
Questa è una strategia di marketing che sembra intramontabile, si trovano ancora facilmente nei supermercati o nei negozi prodotti rosa che sono più costosi dei loro equivalenti blu, verdi, arancioni, ecc.
Un fenomeno che, scrive 60 Millions è:
particolarmente marcato per i prodotti per l’igiene e i giocattoli per bambini.
L’esempio portato dalla rivista è lo shampoo Kids del marchio Carrefour che in versione rosa alla fragola costa 20 centesimi in più del suo equivalente arancione all’albicocca (ovvero il 13% in più!).
Imballaggio diverso, prodotti quasi identici
A volte la strategia di marketing che penalizza le donne è meno lampante e bisogna essere proprio attenti per notarla. È il caso di due deodoranti roll-on Black & White Invisible, del marchio Nivea che, pur essendo praticamente uguali, hanno confezioni diverse a seconda che siano destinati a uomini o a donne.
Osservando la loro composizione, però, scopriamo che questi prodotti hanno 13 ingredienti identici. Una variante è che nel deodorante per uomo la molecola odorosa utilizzata è il geraniolo, contro il citronellolo nella formula per donna.
Specifica inoltre la rivista francese:
Mentre il deodorante per uomo Nivea contiene 14 ingredienti, il deodorante per donna ne contiene 16, poiché contiene un conservante (alcol benzilico) e una fragranza aggiuntiva (alfa-isometil ionone). Essendo queste due sostanze allergeni, viene da chiedersi che interesse abbiano le donne a pagare 11 centesimi in più per un prodotto che presenta esattamente le stesse caratteristiche di quello da uomo: protezione 5 in 1 da odori, sudore, macchie, residui e irritazioni, efficacia di 48 ore…
Meno prodotti di base per le donne
I prodotti destinati alle donne sono generalmente numerosi, variegati e pubblicizzati in modo tale da attirare l’attenzione. Pensiamo alle diciture “per pelle sensibile” o per ” capelli secchi”. In pratica, diventa difficile trovare prodotti semplici, come dichiarato da Auriane Dumesnil:
Per i rasoi, alle referenze femminili si aggiungerà, ad esempio, la crema idratante. Gli acquirenti saranno quindi costretti a pagare di più perché non troveranno necessariamente il prodotto base.
Si fa l’esempio del sito Carrefour dove si trovano deodoranti le cui varianti più “basic” sono prodotti meno costosi ma commercializzati esclusivamente per gli uomini.
Altro esempio sono i rasoi Monoprix “2 lame delicate” con striscia lubrificante per pelli sensibili, ma senza testina girevole, che vengono venduti a 2,49 euro per dieci pezzi. Per averne venti le donne dovranno quindi pagare 4,98 euro, ovvero 59 centesimi in più dei corrispettivi da uomo.
Attenzione al numero di prodotti all’interno di una confezione
Un’altra strategia difficile da rilevare è quella che “gioca” sul numero di prodotti per confezione, ad esempio se parliamo di calze o rasoi.
Come ha dichiarato Auriane Dumesnil:
una confezione da donna conterrà meno prodotti, anche se la differenza di prezzo non sarà evidente.
L’esempio citato proviene da un punto vendita Auchan dove la confezione di rasoi Wilkinson Xtreme 3 da uomo ha dodici rasoi (1,16€ ciascuno), rispetto agli otto nella confezione da donna (1,38€ ciascuno).
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Fonte: 60 Millions de Consommateurs
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