Nel banco freezer troviamo ormai diversi prodotti, tra cui minestrone e verdure, confezionati senza plastica ma con buste di carta o compostabili.
Tante aziende alimentari stanno rivedendo i loro packaging in un’ottica più green con lo scopo di eliminare la plastica e favorire l’utilizzo di materiali ecosostenibili. Anche nel banco freezer troviamo sempre più spesso confezioni di carta o, meglio ancora, compostabili.
Chi compra nel banco dei surgelati al supermercato sarà contento di conoscere alcune novità che riguardano le confezioni, sempre più lontane dalla plastica e più vicine a materiali green. Almeno questa è la scelta che stanno facendo diverse aziende. È il caso di Frosta che ha appena lanciato la sua ecobag per il minestrone della Valle degli Orti.
Il packaging di questo prodotto è realizzato con un mix di materiali studiati ad hoc e, come si legge in un comunicato dell’azienda, si tratta del:
“primo packaging sostenibile, realizzato a ridotto impatto ambientale e riciclabile nella carta”
Il nuovo sacchetto per il minestrone è composto da cellulosa e da una minima quantità di polietilene (PE). La carta utilizzata è grezza e non contiene sostanze chimiche, nello strato interno vi è un sottile film plastico per proteggere meglio il prodotto ma è in un quantitativo talmente basso che non va ad inficiare i parametri per poter poi smaltire la confezione nella carta (viene separato in fase di riciclo con appositi processi).
L’innovativa confezione è stata sviluppata interamente in Italia e, nonostante sia in carta, è in grado di conservare tutte le caratteristiche del prodotto (gusto, proprietà, ecc.) all’interno del freezer. A livello ambientale poi c’è di buono che può essere gettata nella carta e dunque riciclata.
L’impatto della confezione è stato valutato da uno studio che ha misurato la CO2 in tutte le fasi del processo produttivo e fino al momento in cui il minestrone arriva effettivamente nelle case dei consumatori. Grazie all’ecobag, l’azienda stima una diminuzione di più del 70% di plastica e di circa il 40% di CO2 prodotta rispetto alle confezioni precedenti.
Un buon risultato ma non è l’unico caso sul mercato. Parliamo di altre aziende che hanno scelto di eliminare la plastica dalle loro confezioni e di non utilizzare neppure la carta. C’è ad esempio il minestrone e gli altri prodotti surgelati della linea Viviverde Coop, confezionati in buste compostabili da smaltire nell’organico ma anche le confezioni di Fruttagel, gruppo cooperativo che ha lanciato buste compostabili per verdure surgelate biologiche.
Il loro packaging è certificato Ok Compost e dunque anche in questo caso può essere smaltito comodamente nell’umido. Lo utilizzano prodotti biologici di diverse marche tra cui Verso Natura Bio Conad e Almaverde.
Una busta compostabile ha scelto anche Despar per i suoi prodotti surgelati biologici.
Qualcosa si sta muovendo, dunque, per ridurre la plastica ad ogni livello e non possiamo che esserne felici visto l’inquinamento e i devastanti effetti che questo materiale ha sul nostro pianeta.
Fonti: La Valle degli Orti/Coop/Fruttagel/Despar
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