In Francia una catena di supermercati ha deciso di provare a mettere in vendita la frutta e la verdura imperfetta per contrastare gli sprechi alimentari. Spesso i prodotti che a livello estetico lasciano a desiderare rimangono sui campi, provocando perdite alimentari ed economiche alla fonte.
In Francia una catena di supermercati ha deciso di provare a mettere in vendita la frutta e la verdura imperfetta per contrastare gli sprechi alimentari. Spesso i prodotti che a livello estetico lasciano a desiderare rimangono sui campi, provocando perdite alimentari ed economiche alla fonte.
I supermercati e i fornitori spesso sono convinti che nessuno vorrà mai acquistare dei prodotti imperfetti, ma il caso della Francia sta dimostrando che non è così e che, anzi, la clientela è ben lieta di comprare la frutta e la verdura di seconda scelta, dato che viene venduta con lo sconto e che risulta comunque del tutto commestibile.
La catena della grande distribuzione Intermarché da alcune settimane ha lanciato la campagna “Fruits et Légumes Moches”. I supermercati della città di Pervins hanno deciso di mettere in vendita la frutta e la verdura imperfetta per forma e per colore con il 30% di sconto rispetto al prezzo abituale.
L’iniziativa ha avuto così tanto successo che molto probabilmente presto verrà estesa a tutta la Francia, almeno per quanto riguarda la catena di supermercati coinvolta, che in questo modo ha arginato i propri sprechi alimentari e ha agevolato i consumatori mettendo a loro disposizione degli ortaggi e della frutta a prezzo più basso senza rinunciare alla qualità. Il 40% della frutta e degli ortaggi in Francia verrebbe scartato poiché imperfetto, ma la nuova campagna mira a dimostrare che i prodotti bruttini e un po’ strani sono buoni come gli altri.
Da una parte il consiglio di consumare almeno 5 porzioni di frutta e verdura al giorno è ormai onnipresente, ma dall’altra proprio questi alimenti preziosi continuano ad essere sprecati e gettati ogni giorno in tutto il mondo. Acquistare al supermercato la frutta e la verdura imperfetta può contribuire a ridurre il quantitativo dei rifiuti alimentari. Il progetto francese appare vincente. Vi piacerebbe se i supermercati italiani – ma anche altre realtà legate alla distribuzione alimentare e alla ristorazione – lo imitassero?
Marta Albè
Fonte foto: grapheine.com
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