Roma dice NO alle buste di plastica e “AMA” i sacchetti in carta riciclata

Eliminare le buste di plastica. Dopo la sperimentazione di Torino, anche Roma in linea con il resto delle capitali europee dice no ai sacchetti in polipropilene. È partita ieri la campagna Chi previene, Ama. Fino al 14 marzo e dal 22 al 28 marzo in 22 location, 12 centri commerciali e 10 mercati rionali, i comuni sacchetti per la spesa saranno sostituiti da quelli realizzati in carta riciclata, che riportano lo slogan dell'iniziativa promossa dall'azienda municipalizzata che gestisce i rifiuti della capitale.

Eliminare le buste di plastica. Dopo la sperimentazione di Torino, anche Roma in linea con il resto delle capitali europee dice no ai sacchetti in polipropilene. È partita ieri la campagna “Chi previene, Ama“. Fino al 14 marzo e dal 22 al 28 marzo in 22 location, 12 centri commerciali e 10 mercati rionali, i comuni sacchetti per la spesa saranno sostituiti da quelli realizzati in carta riciclata, che riportano lo slogan dell’iniziativa promossa dall’azienda municipalizzata che gestisce i rifiuti della capitale.

Ad aprire la campagna è stato il sindaco della capitale, Gianni Alemanno: “Non è più sopportabile l’uso di un materiale non biodegradabile come il sacchetto di plastica, una pratica veloce ma che crea un danno gravissimo all’ambiente. Dobbiamo porre in essere iniziative per usare sempre meno imballaggi e ridurre così i rifiuti“.

Secondo le stime dell’Ama, l’Azienda Municipale Ambiente, ogni anno vengono consumate a Roma 1 miliardo e 600 milioni di buste, com una vita media di 20 minuti. Immaginate poi quanto sia necessario per smaltirle, circa 200 anni.

Intanto, nel gennaio 2011, ossia tra meno di un anno, entrerà finalmente in vigore in Italia la direttiva comunitaria En 13432, che vieta la produzione e la commercializzazione delle buste in plastica non biodegradabile. Ma nell’attesa l’Ama distribuirà in via sperimentale oltre mezzo milione di sacchetti in carta riciclata.

Riferisce Alemanno: “Bisogna superare la cattiva abitudine dei sacchetti di plastica, il cui utilizzo verrà vietato in tutta Italia dalla fine di quest’anno. Non vogliamo che il Parlamento faccia dei nuovi rinvii: dobbiamo educare cittadini e operatori commerciali al giusto comportamento in modo che si possa passare ad altre misure per la riduzione dei rifiuti“.

Piergiorgio Benvenuti, responsabile delle relazioni Istituzionali e coordinatore per il Lazio del Movimento ecologista europeo ‘Fare ambiente‘, ha messo in allarme sui rischi prodotti dalle buste di plastica: “Nel nostro Paese si producono 300 mila tonnellate di buste di plastica all’anno, l’equivalente di 430 mila tonnellate di petrolio e di circa 200 mila tonnellate di CO2 emesse in atmosfera. In Italia due milioni di tonnellate di plastica finiscono ogni anno tra i rifiuti e sono consumati non meno di 4 miliardi di sacchetti“.

Quanti miliardi di anni ci vorrebbero per smaltirle? Una cifra considerevole. Cominciamo subito col non utilizzare le buste di plastica a Roma e aspettando gennaio 2011 proviamo almeno a riutilizzarle.

Francesca Mancuso

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