Mercati a chilometri zero, a Modena nasce il primo regolamento per tutelare produttori e consumatori.
Mercati a chilometri zero, arriva da Modena il primo regolamento per garantire trasparenza ai consumatori che scelgono una spesa attenta e consapevole, oltre che per favorire una vera e propria economia di relazione. Il regolamento per i mercati agricoli a chilometri zero è stato approvato dal Consiglio Comunale di Modena lo scorso 18 luglio.
L’approvazione del regolamento ha portato ad un confronto aperto tra i consiglieri, che hanno valutato l’opportunità di realizzare un mercato a chilometri zero in ogni quartiere, in modo da non rendere più indispensabili i punti vendita della grande distribuzione. È nata inoltre una riflessione importante su alcune “etichette”, come “prodotto a chilometri zero”, “biologico” e “filiera corta”. Senza tutele e controlli simili diciture possono trasformarsi in un modo furbo per attirare i consumatori.
Il confronto ha portato alla nascita di un regolamento che possa supportare, tutelando sia i produttori che i consumatori, l’agricoltura biologica, la filiera corta, la trasparenza dei prezzi e i prodotti locali. I mercati a chilometri zero contribuiranno inoltre a diffondere tra i cittadini una maggiore consapevolezza rispetto alla scelta di cibo più sano.
I consiglieri hanno evidenziato l’utilità dei mercati a chilometri zero per tutti coloro che non desiderano o non possono allontanarsi troppo da casa per fare la spesa. Hanno inoltre sottolineato l’aspetto educativo dei mercati a chilometri zero. Soprattutto i consumatori più giovani potranno conoscere, grazie ad essi, i prodotti del territorio e di stagione. Si tratta di conoscenze che al giorno d’oggi non sono affatto scontate.
L’iniziativa promuove lo sviluppo economico locale e l’economia solidale, oltre ad incoraggiare l’agricoltura cittadina. I produttori dovranno fornire agli acquirenti informazioni precise sul prezzo e sulla provenienza realmente a chilometri zero degli alimenti. Vi sarà l’obbligo di ridurre gli imballaggi impiegati per l’eventuale confezionamento delle merci, o di ricorrere ad alternative a basso impatto ambientale. In generale, i mercati a chilometri zero dovranno contribuire alla riduzione degli sprechi.
I mercati a chilometri zero – come dichiarato dall’assessore alle Politiche economiche del Comune di Modena Stefano Prampolini – sviluppano nuove economie, momenti di coesione sociale e educativi, con la creazione di un collegamento tra città e campagna, tra luogo di produzione e di consumo, favorendo un rapporto di relazione diretta tra coloro che coltivano e chi acquista i prodotti agricoli.
Marta Albè
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