Lidl e Waitrose sono i supermercati più “green”, secondo questa classifica inglese

Emissioni di gas serra, spreco alimentare e produzione di rifiuti plastici sono i parametri con cui è stata valutata la sostenibilità dei supermercati

Ogni nostro gesto quotidiano può fare la differenza per l’ambiente, anche il supermercato in cui andiamo a fare la spesa: sempre più acquirenti, infatti, sono preoccupati del loro impatto nella crisi climatica e fanno scelte consapevoli all’insegna della sostenibilità ambientale. La rivista Which? ha infatti stilato una classifica delle più importanti catene di supermercati nel Regno Unito – tenendo conto di parametri quali la riduzione degli sprechi alimentari o la produzione di imballaggi in plastica –  per aiutate i consumatori a scegliere una spesa che sia il più possibile sostenibile.

Nella sua analisi, la rivista si è concentrata su tre macro aree, assegnando un punteggio a ciascuna di esse: utilizzo della plastica (numero di confezioni in plastica vendute), spreco alimentare (cibo buttato in proporzione a quello venduto), emissioni di gas serra. Undici sono stati i supermercati analizzati e, malgrado nessuno sia riuscito ad ottenere un punteggio alto in tutte e tre le categorie, alcuni si sono distinti per sostenibilità: ai primi posti della classifica, con un punteggio totale di 74/100, si sono classificati la catena tedesca Lidl e quella inglese Waitrose.

(Leggi anche: La catena di supermercati Aldi sperimenta la spesa sfusa per ridurre gli imballaggi di plastica)

In particolare, Lidl ha ottenuto ottimi risultati per quanto riguarda la riduzione delle emissioni di gas serra, ma non si è mostrata abbastanza convincente nel ridurre gli sprechi alimentari dei prodotti invenduti; al contrario, Waitrose si è distinto per le sue politiche anti-spreco e per la consistente riduzione dei rifiuti plastici. Fanalino di coda della classifica è la catena di supermercati Islanda – pessimo sia dal punto di vista della produzione della plastica che da quello delle emissioni di CO2. Ma ecco la classifica completa:

  1. Lidl – 74%
  2. Waitrose – 74%
  3. Asda – 71%
  4. Sainsbury’s – 71%
  5. Tesco – 69%
  6. Morrisons – 68%
  7. Aldi – 66%
  8. Co-op – 65%
  9. Ocado – 63%
  10. Marks & Spencer – 48%
  11. Islanda – 29%

Fra gli altri marchi, Ocado ha battuto gli altri supermercati per quanto riguarda lo spreco alimentare, visto che ridistribuisce quasi tutto il cibo in eccesso e rimasto invenduto, lasciando solo lo 0,04% come rifiuto; Co-op, invece, si è distinto per il grande impegno in favore della riduzione della plastica: tutti gli imballaggi prodotti dal brand sono riciclabili al 100% e possono essere riportati nei punti di raccolta in negozio per dare avvio alla loro “seconda vita”.

Ma anche noi consumatori possiamo contribuire a cambiare e migliorare le politiche di marketing delle catene di supermercati. Il cliente ha sempre ragione e pertanto la direzione più sostenibile delle scelte dei clienti porta anche i brand a modificare le loro proposte di vendita per incontrare le nuove esigenze. Qualche esempio: possiamo scegliere di comprare solo frutta e verdura sfusa, evitando gli inquinanti imballaggi in plastica; possiamo preferire all’acquisto eccessivo di carni e prodotti di origine animale un maggiore consumo di ortaggi, legumi e cereali. Lentamente, le catene dei supermercati si adatteranno alle nostre scelte, e tutti insieme contribuiremo a salvare il Pianeta.

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Fonti: The Guardian

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