Nel 2023 la passata di pomodoro (ma non solo) è diventata più cara, sia al supermercato che al discount. Il prezzo medio è attualmente di 1,59 euro contro 1,31 euro di aprile 2022. Lo rivela l'ultima indagine di Altroconsumo sui prezzi di diversi alimenti di uso comune
Ce ne siamo accorti tutti, negli ultimi mesi fare la spesa è diventato decisamente più caro e, purtroppo, gli aumenti di prezzo non accennano a fermarsi (con poche eccezioni).
A fotografare la situazione attuale arriva una nuova analisi di Altroconsumo che, periodicamente, monitora i prezzi degli alimenti divisi in 10 tipologie di prodotti, tra i più venduti in supermercati e discount. Per farlo gli esperti utilizzano i dati IRI, in questo caso l’ultimo aggiornamento c’è stato ad aprile 2023.
Gli alimenti, i cui prezzi sono stati presi in esame, sono i seguenti:
- pasta
- farina
- olio extravergine d’oliva
- olio di semi di girasole
- zucchero
- caffè in polvere
- latte a lunga conservazione
- passata di pomodoro
- zucchine
- banane
Ma quanto si spende oggi per acquistare tutti questi prodotti? Altroconsumo scrive:
Bisogna mettere in conto in media quasi 26 euro, il 9% in più rispetto a un anno fa. La differenza è ancora più marcata se si raffronta la stessa spesa con i prezzi di due anni fa: nel 2021 avremmo speso 20 euro, quindi, oggi si spende il 30% in più.
Hanno registrato una diminuzione nel prezzo rispetto ad aprile 2022 solo olio di semi di girasole (-21%), zucchine (-5%) e caffè (-1%).
Quanto costa la passata di pomodoro
È in particolare il prezzo della passata di pomodoro a crescere. Ad aprile 2023 il prezzo medio al chilo era di 1,59 euro mentre ad aprile 2022 costava in media 1,31 euro. Stiamo parlando quindi di un ricaro del 22%.
Se consideriamo poi il pre-pandemia l’aumento è ancora più consistente. Scrive Altroconsumo:
durante la fase di lockdown (aprile e maggio 2020), la passata di pomodoro nella grande distribuzione costava 1,23 euro al chilo. Oggi quindi la paghiamo quasi il 30% in più e oltre il 40% in più rispetto alla fase pre-pandemia, quando costava 1,13 euro al chilo.
L’aumento del prezzo della passata di pomodoro al supermercato è diretta conseguenza dell’aumento del costo della materia che continua a salire. In 4 anni si è passati da 87 euro per tonnellata di pomodoro fresco acquistato al Nord Italia a un prezzo di 150 euro.
Impossibile dunque che tali rincari non vengano in qualche modo “scaricati” sul consumatore finale.
Le promozioni convengono davvero?
E sembra che non possiamo contare troppo neppure sulle promozioni che, rispetto al passato, sono diventate oggi meno convenienti.
Nel 2019, infatti, scegliendo i prodotti scontati, si spendeva in media il 30% in meno rispetto al prezzo pieno, nel 2023 invece le promozioni consentono un risparmio solo del 23%.
E si conferma che anche al discount il margine di risparmio è inferiore rispetto al passato:
Così come visto per lo zucchero da barbabietola, anche per le passate di pomodoro si riduce il risparmio medio che si otteneva scegliendo il discount. Se andiamo indietro di qualche anno possiamo notare come nel 2019 e nel 2020 la passata di pomodoro acquistata nei discount costava il 30% in meno rispetto agli ipermercati e ai supermercati. Questa differenza si è poi ridotta progressivamente, passando al 24% nel 2021, al 22% nel 2022 e al 23% durante i primi mesi del 2023.
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Fonte: Altroconsumo
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