Calvè, in seguito alla scarsità di olio di girasole dovuta al conflitto russo-ucraino, ha dovuto variare un po' la ricetta della sua maionese. Si utilizza ora olio di soia ma il cambiamento è indicato correttamente in etichetta. I consumatori più attenti si sono già accorti della differenza, anche nel sapore
Come sappiamo, il conflitto russo-ucraino sta comportando la carenza di alcuni prodotti, di cui l’esempio più lampante è indubbiamente l’olio di girasole, di cui abbiamo parlato più volte.
I produttori, inevitabilmente, lo stanno sostituendo dove possono con altri oli vegetali. È il caso della maionese Calvè che, sul suo sito, ha pubblicato un avviso molto importante per i consumatori.
In pratica, il marchio ha comunicato che, proprio a seguito della carenza di olio di girasole, si è visto costretto a sostituire, quando necessario, questo ingrediente con olio di soia.
Nell’avviso si legge:
A seguito della carenza di olio di girasole potremmo essere costretti a sostituire quest’olio con l’olio di soia. Tale modifica non comporta alcun rischio per la salute, la qualità e la sicurezza del prodotto.
L’azienda specifica poi un altro particolare molto importante, ovvero che nonostante la soia sia un allergene, in questo caso non vi è alcun pericolo, neppure per le persone allergiche alla soia:
In particolare, come noto, la soia è un allergene, ma durante il processo di raffinazione dell’olio ne vengono estratte tutte le proteine (che sono gli agenti responsabili delle reazioni immunitarie verso la soia). Pertanto, l’olio di soia impiegato è sicuro e adatto al consumo, anche da parte di persone allergiche a tale ingrediente.
La variazione viene segnalata ai consumatori in maniera trasparente, direttamente sulla confezione:
L’informazione relativa all’olio presente nella specifica ricetta, verrà opportunamente indicata sulle etichette impresse sulle confezioni dei prodotti, in lista ingredienti oppure mediante adesivo/inkjet nel rispetto delle indicazioni diramate dalle Autorità nazionali competenti.
Già a marzo scorso, infatti, il Ministero dello Sviluppo economico aveva pubblicato una circolare in cui si legge che l’industria alimentare italiana è autorizzata ad utilizzare, in via eccezionale a causa del conflitto russo-ucraino, le attuali etichette e imballaggi, sostituendo l’olio di girasole ma avvisando i consumatori.
Nel documento si legge:
Transitoriamente, in vista dell’adeguamento progressivo delle etichette, i produttori, nel rispetto della sicurezza e della corretta informazione dei consumatori potranno prevedere l’introduzione, attraverso il getto d’inchiostro o altri sistemi equivalenti (es. sticker adesivi), di una frase che indichi quali oli e/o grassi siano stati impiegati in sostituzione dell’olio di girasole, segnalando l’eventuale presenza di allergeni.
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I consumatori più attenti hanno già notato la differenza nella maionese Calvè e una segnalazione a Il Fatto Alimentare ha fatto sapere che anche il sapore di questo prodotto è un po’ cambiato con il cambio di olio. Non è detto però che tutti abbiano un palato così fine da avvertire la differenza.
Avete notato altri alimenti o bevande che hanno subito modifiche in seguito al conflitto russo-ucraino?
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Fonte: Calvè
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