Dalla Germania parte la proposta di ridurre l'aliquota IVA per tutti quei prodotti realizzati secondo criteri di sostenibilità. L'Iniziativa dei Cittadini Europei, rivolta alla Commissione Ue, punta a promuovere una produzione e un consumo più responsabile
Dai dispositivi elettronici ai vestiti, passando per gli alimenti: gran parte di ciò che acquistiamo è il risultato di sfruttamento sia di risorse che di persone o contibuiscono ad aggravare il problema dell’inquinamento. Qualche esempio? Il caffè prodotto in America Latina, la cui coltivazione sta frammentando gli habitat della foresta amazzonica oppure gli oggetti usa e getta in plastica, che finiscono per contaminare ecosistemi di mari e fiumi.
Il futuro del nostro Pianeta dipende in gran parte anche dalle nostre scelte di consumo. Perché non incentivare, quindi, l’acquisto di prodotti realizzati secondo dei criteri di sostenibilità? Proprio da questa domanda è partito l’imprenditore tedesco Roman Maria Koidl, CEO della piattaforma di e-commerce eClear AG, che ha deciso di coalizzarsi con altre persone per lanciare un’Iniziativa Europea dei Cittadini (ICE) al fine di chiedere all’Ue di prevedere un’IVA verde (chiamata GreenVat) per quei produttori che si impegnano concretamente a favore della tutela dell’ambiente.
In ciascun paese dell’Unione europea i rivenditori sono tenuti a versare un’aliquota IVA allo Stato. Questi, a loro volta, aggiungono l’importo da pagare al prezzo di acquisto dei beni. Pertanto, l’importo dell’IVA come componente del prezzo incide sulle decisioni di acquisto del consumatore finale. – spiegano i promotori – Ogni Stato membro dell’Unione europea potrebbe sostenere attivamente la protezione del clima e dell’ambiente riducendo l’aliquota IVA sui prodotti “verdi”.
Ciò indurrebbe le imprese a produrre nel rispetto delle risorse e dell’ambiente e a investire nella ricerca. Verrebbe così a crearsi una situazione vantaggiosa per tutte le parti coinvolte, in particolare per il nostro futuro e la protezione del nostro pianeta.
Cosa prevede la proposta rivolta alla Commissione Ue
Ogni Paese dell’UE ha un’aliquota fiscale standard che va dall’17% in Lussemburgo al 27% in Ungheria, ma quando si tratta di beni essenziali – come gli alimenti – vengono applicate delle riduzioni.
L’ICE invita la Commissione europea ad attribuire ad ogni prodotto green un’aliquota IVA compresa tra il 5 e il 25%.
“L’IVA verde potrebbe essere un mezzo praticabile ed efficace per fare un’offerta intelligente alla cosiddetta società dei consumi, soprattutto in tempi di consumi rapidi: consentire ai singoli individui di sostenere la protezione del clima con il proprio comportamento di consumatori” si legge sulla sezione del sito dell’UE dedicata all’iniziativa.
Il termine della raccolta firme è fissato per febbraio 2023. Entro questo mese si dovrà arrivare a quota 1 milione di adesioni per avere una risposta concreta da parte della Commissione Ue, che può decidere di inserire la questione nel suo processo legislativo.
QUI trovate le altre info relative all’ICE.
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