Italiani ecologisti, ma solo se la spesa è low cost. La tendenza del popolo del Bel Paese è si verso una maggiore attenzione al proprio impatto ambientale, ma senza rinunciare alla convenienza. È quanto emerge da una nuova indagine condotta da Gfk Eurisko e promossa da Tenderly
Italiani ecologisti, ma solo se la spesa è low cost. La tendenza del popolo del Bel Paese è sì verso una maggiore attenzione al proprio impatto ambientale, ma senza rinunciare alla convenienza. È quanto emerge da una nuova indagine condotta da Gfk Eurisko e promossa da Tenderly.
Intervistando un campione formato da 800 persone, è emerso che i prodotti più ecologici sono percepiti positivamente da parte degli italiani. Tuttavia, quasi la metà degli intervistati crede che siano più cari rispetto ai prodotti meno attenti all’ambiente.
Gli italiani sono dunque ecologisti, ma solo se con ciò che è conveniente e facile. Non sempre, secondo gli intervistati, la tutela dell’ambiente si coniuga col risparmio. Secondo il 42%, infatti, la scelta di prodotti più rispettosi dell’ambienta richiede un costo maggiore, mentre per il 23% sono due cose indipendenti. Solo un terzo degli intervistati, ossia il 35%, crede che ridurre l’impatto ambientale è anche economicamente conveniente.
A parte la spesa, gli italiani si sono rivelati più propensi a fare qualcosa per l’ambiente partendo dai piccoli gesti quotidiani e soprattutto ‘low cost’. Tra essi: la raccolta differenziata, fatta dal 57% degli intervistati, evitare lo spreco di carta (36%), l’utilizzo di prodotti che riducono gli scarti (33%) e l’uso di quelli prodotti totalmente o in parte riciclabili (26%). A ciò si aggiungano l’uso di carta riciclata da parte del 25% degli intervistati e i riutilizzo delle confezioni dei prodotti invece di buttarle, praticato dal 24%.
Ecologisti sì, ma meglio se low cost.
Francesca Mancuso
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