Anche IKEA dice no alla plastica monouso: il celebre rivenditore di mobili e accessori per l’arredamento ha annunciato di ritirare tutti i prodotti di plastica usa e getta entro il 2020, sia in vendita, che a disposizione dei clienti, ad esempio, nei punti ristoro. Una decisione storica
Anche IKEA dice no alla plastica monouso: il celebre rivenditore di mobili e accessori per l’arredamento ha annunciato di ritirare tutti i prodotti di plastica usa e getta entro il 2020, sia in vendita, che a disposizione dei clienti, ad esempio, nei punti ristoro. Una decisione storica.
L’Europa ha deciso di mettere al bando la plastica monouso, e in particolare una decina di prodotti particolarmente impattanti e largamente usati, tra cui cannucce, stoviglie, cotton fioc, mescolatori per bevande e aste per palloncini. E questo entro il 2019.
IKEA dunque si allinea ma intende superare l’obbligo europeo con una prospettiva di lungo termine di totale abbandono dei prodotti non riciclabili, che inevitabilmente finiscono in discarica e che costituiscono rifiuti marini pericolosi per gli ecosistemi acquatici, in quanto non biodegradabili e persistenti nell’ambiente.
Il bando IKEA infatti non si limiterebbe ai prodotti inseriti nella “lista nera” della Commissione Europea, ma si estenderebbe a tutti i prodotti di plastica che attualmente “invadono” i suoi punti vendita e di ristoro.
L’iniziativa, inoltre, è parte di un programma più ampio i cui impegni promessi sono:
- Progettare tutti i prodotti IKEA con i principi dell’economia circolare, con l’obiettivo di utilizzare solo materiali riciclati e potenzialmente riciclabili entro il 2030;
- Offrire servizi che rendano più facile il trasporto e la manutenzione dei prodotti;
- Rimozione di tutti i prodotti in plastica monouso dalla gamma IKEA a livello globale e dai ristoranti a disposizione dei clienti e dei collaboratori nei negozi entro il 2020;
- Ampliare l’offerta alimentare a livello globale, con l’inclusione di cibi e menù vegetariani/vegani entro il 2030;
- Ridurre l’impatto dei prodotti sul clima del 70% per prodotto in media entro il 2030;
- Raggiungere consegne a domicilio zero emissioni entro il 2025;
- Ampliare l’offerta di soluzioni per il fotovoltaico domestico a prezzi accessibili per 29 mercati entro il 2025.
Non è la prima volta che IKEA lancia iniziative per la sostenibilità, ma il programma, scritto così, sembrerebbe una totale rivoluzione che non coinvolge solo la fase finale del prodotto, quando è a fine vita, ma una ripensamento totale della strategia economica.
Affinché infatti i prodotti siano riciclabili e le tecnologie di riciclo siano convenienti economicamente, è necessario che siano progettati già pensando al riciclo. Ed IKEA sembra aver colto il significato profondo della sfida economia circolare, troppo spesso vista come semplice riciclo dei prodotti.
“Diventare veramente circolari significa incontrare i mutevoli stili di vita delle persone, prolungare la vita di prodotti e materiali e utilizzare le risorse in modo più intelligente – spiega a questo proposito Lena Pripp-Kovac, Sustainability Manager di IKEA – Per fare di questo una realtà progetteremo tutti i prodotti fin dall’inizio per essere riutilizzati, riparati, rivenduti e riciclati”.
E che il messaggio arrivi da un gigante dove, diciamolo, spesso l’usa e getta è pane quotidiano, ci fa ben sperare nel futuro, sempre che non siano solo parole.
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Roberta De Carolis