Perché lo Iap ha censurato gli spot di Aldi, Penny Market e altri discount “approvati da Altroconsumo”

Lo Iap ha stabilito che alcuni claim di Aldi, Penny Market ed Eurospin erano pubblicità ingannevole e ne ha ordinato la cessazione

“Approvato da Altroconsumo” in quanto “discount salvaprezzo in Italia”. Tale riconoscimento, utilizzato per la pubblicità diffusa da Aldi, Penny Market ed Eurospin, è stato messo in discussione dallo Iap che ha deciso di ordinare la cessazione di alcuni slogan (limitatamente a determinati prodotti) in quanto si tratta di comunicazione ingannevole.

Se frequentate i discount sopracitati vi sarà forse capitato di notare, ad esempio sui volantini con le offerte, una specie di bollino di Altroconsumo utilizzato come vanto per segnalare che quel discount è stato classificato come salva prezzo dalla nota rivista dei consumatori nella sua ultima classifica (Leggi anche: I supermercati più economici (e i più cari) d’Italia, città per città. L’indagine di Altroconsumo)

Su tv, volantini, radio e cartelloni pubblicitari, i vari discount utilizzavano slogan come:

  • Approvato da Altroconsumo come discount salvaprezzo in Italia. Aldi, vivi meglio quando spendi meno
  • Da Penny Market abbiamo i prodotti più economici e oggi Altroconsumo riconosce la nostra insegna come discount salvaprezzo in Italia. Se cerchi i prezzi bassi ogni giorno li trovi da Penny. Approvato da Altroconsumo ad ottobre 2020 come discount salvaprezzo in Italia, prodotti più economici
  • Discount salvaprezzo in Italia

Proprio su  slogan come questi è intervenuto l‘Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria (Iap) che,  dopo il ricorso di Lidl, con la pronuncia 56/2020 ha stabilito che:

Il Giurì, esaminati gli atti e sentite le parti, dichiara che la pubblicità esaminata è contraria all’art. 2 del CA limitatamente a:

  1. La rappresentazione del carrello della spesa con prodotti freschi e freschissimi sfusi nei volantini, nel billboard, nel sito web e negli spot di Aldi;
  2. Il claim «abbiamo i prodotti più economici» nello spot radiofonico e nei volantini di Penny Market e l’immagine di prodotti freschissimi sfusi (arance, clementine e patate) nel volantino di Penny Market; e ne ordina la cessazione

L’articolo 2 fa riferimento alla “Comunicazione commerciale ingannevole” di cui sono stati accusati i discount, ma solo limitatamente all’utilizzo del riconoscimento di Altroconsumo per alcuni prodotti e secondo alcune modalità. Ad esempio per i prodotti sfusi e con l’immagine del carrello.

Secondo il Giurì, infatti, il problema sorgeva proprio in quanto i discount avevano utilizzato il riconoscimento di Altroconsumo anche per categorie di prodotti per le quali la rivista dei consumatori non aveva fatto alcuna comparazione, appunto i prodotti freschi.

I discount sopracitati sono stati dunque costretti ad eliminare tali pubblicità, considerate ingannevoli.

Fonte: IAP

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