Supermercato finlandese organizza l’happy hour tra gli scaffali contro gli sprechi alimentari

Una catena di supermercati finlandese applica offerte vantaggiose per combattere lo spreco alimentare, ma è davvero questa la soluzione?

Una catena di supermercati finlandese ha introdotto l’happy hour nei propri punti vendita per contrastare gli sprechi alimentari.

A partire dalle 21,00 e fino all’orario di chiusura, negli oltre 900 negozi S-Market presenti in Finlandia è possibile acquistare alimenti freschi con uno sconto del 60%.

L’iniziativa fa parte di una campagna contro lo spreco alimentare che la catena di supermercati porta avanti da due anni.Secondo un rapporto della FAO circa un terzo degli alimenti finisce nell’immondizia, per un totale di oltre 1 miliardo di tonnellate di cibo sprecato. Produrre cibo richiede energia e risorse che vanno completamente perdute se viene gettato nella spazzatura e ridurre gli sprechi alimentari diminuirebbe le emissioni di gas serra.

Così il supermercato finlandese ha introdotto l’Happy hour tra gli scaffali, un’inziativa che fa contenti tutti: i clienti, perché possono approfittare di offerte vantaggiose, i rivenditori che in questo modo risparmiano sulle spese di smaltimento dell’invenduto e l’ambiente, alleggerito da rifiuti.

Ma iniziative come questa fanno davvero bene all’ambiente? Dipende, perché il problema dello spreco alimentare va però affrontato a diversi livelli.

I supermercati possono fare la differenza, quando il problema è il costo elevato di determinati alimenti. In questo caso, ridurre i prezzi può essere utile a combattere gli sprechi, poiché consente di aumentare le vendite di prodotti normalmente inaccessibili per alcune fasce di consumatori. Se però queste offerte portano i clienti ad acquistare più di quanto sono in grado di consumare, allora la questione non è assolutamente risolta: il cibo finirà semplicemente nella spazzatura dei consumatori anziché in quella dei supermercati.

Per combattere in modo efficace gli sprechi alimentari è dunque necessaria per prima cosa una maggiore consapevolezza da parte dei consumatori, che devono valutare quanto cibo sono effettivamente in grado di consumare e non acquistare alimenti in modo compulsivo invogliati da offerte o da altre operazioni di marketing.

Programmare i pasti della settimana e stilare una lista della spesa prima di andare al supermercato e approfittare degli sconti solo per i prodotti presenti nella lista, può essere di grande aiuto sia per evitare sprechi sia per risparmiare davvero.

I produttori dovrebbero poi adeguare l’offerta in base a quanto realmente è possibile vendere, anziché immettere sul mercato quantità eccessive di alimenti e dover ricorrere a offerte per smaltire l’invenduto.

Iniziative come l’Happy hour proposto dai supermercati finlandesi hanno dunque senso se la diminuzione del prezzo consente l’accesso a prodotti a fasce di popolazione che normalmente non possono permettersi l’acquisto di determinati alimenti e se tali alimenti vengono realmente consumati.

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Tatiana Maselli

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