Freemarket a Copenaghen. A Copenaghen a metà agosto è arrivato un supermercato insolito, dove puoi ricevere dei prodotti gratis. Al Freemarket si compra senza pagare in moneta sonante. Ma come è possibile? Freemarket chiede alla propria clientela pubblicità sui social network in cambio di prodotti gratis.
A Copenaghen a metà agosto è arrivato un supermercato insolito, dove puoi ricevere dei prodotti gratis. Al Freemarket si compra senza pagare in moneta sonante. Ma come è possibile? Freemarket chiede alla propria clientela pubblicità sui social network in cambio di prodotti gratis.
Quasi gratis, insomma. Non si paga con il denaro, ma con il tempo dedicato a fare pubblicità al supermercato e, naturalmente, con una parte della propria privacy (qualcuno tiene ancora davvero alla privacy nell’era di Facebook?).
Freemarket si trova nel quartiere Frederiksberg di Copenaghen. L’idea è nata da un gruppo di giovani danesi che ha deciso di creare una startup, seguendo lo slogan “Prova prima di comprare”. L’idea è di promuovere un nuovo modo di fare la spesa.
In poche parole, la clientela del supermercato può ricevere prodotti alimentari gratis in cambio di pubblcità sui social network. Funziona così: si entra nel negozio e si lasciano i propri dati personali, poi si scatta una foto ai prodotti scelti e la si pubblica su Facebook o su altri social, come Twitter e Instagram.
Ogni foto deve essere accompagnata da una descrizione e da un giudizio sul prodotto. Alla clientela che decide di usufruire del negozio è richiesto solo il pagamento di una piccola quota mensile, pari a 2,50 euro. Le aziende che desiderano esporre i prodotti a Freemarket pagano a loro volta una somma pattuita con i gestori, che contribuisce al mantenimento del punto vendita.
Quali sono i vantaggi? Oltre alla possibilità di avere a disposizione dei prodotti gratis, sono proprio i consumatori a decidere le sorti del prodotto e quali marchi premiare o affondare con le loro recensioni e grazie alle scelte personali. Il successo di un prodotto sarà dunque determinato soprattutto dal passaparola e dai giudizi positivi. Pensate che un progetto simile potrebbe funzionare anche in Italia? Vi piacerebbe fare la spesa gratis in cambio di un po’ della vostra privacy?
Marta Albè
Fonte foto: freemarket.nu
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