Regalare un pranzo o una cena a distanza. Nasce la nuova iniziativa di Food Transfer, ideata da alcuni giovani imprenditori agricoli dell'Agia aderenti alla Confederazione italiana agricoltori.
Regalare un pranzo o una cena a distanza. Nasce la nuova iniziativa di Food Transfer, ideata da alcuni giovani imprenditori agricoli dell’Agia aderenti alla Confederazione italiana agricoltori.
La particolarità dell’idea, che partirà in via sperimentale nel 2011, risiede nel fatto che gli ingredienti dei pasti sono tutti a chilometro zero ovvero basati sul cosiddetto approvvigionamento di “prossimità” meglio noto come filiera corta. Saranno dunque utilizzati ingredienti di primissima scelta prodotti direttamente sul posto.
In fase iniziale, saranno 80 i ristoranti aderenti, una rete nazionale di giovani chef che garantiscono una cucina e servizi di pregio ai clienti, ma l’auspicio è raggiungere quota 9000 ristoranti in tutta Europa. Come funziona? In sostanza, si tratta di offrire un pasto a distanza di qualità, che sposa la filosofia dell‘alimentazione sana.
Come ha spiegato la Cia “contestualmente alla presentazione del conto, nei ristoranti aderenti, verrà sottoposta al cliente l’opzione ‘Guida al Transfer food‘; utilizzando un piccolo notebook il cliente troverà una dettagliata lista e presentazione sia dei vari ristoranti che dei menù in essi proposti. A quel punto il cliente sceglierà il ristorante e potrà addirittura stabilire uno specifico menù che intende acquistare a distanza oltre che segnalare gli estremi dell’eventuale beneficiario o, ovviamente, di più beneficiari a cui corrisponderà il relativo codice identificato di avvenuta transazione. Al momento del saldo/conto, direttamente nel ristorante in cui si trova, il cliente liquiderà anche il suo Food transfer“.
“Utilizzando il servizio Food transfer – aggiunge – il cliente permetterà anche ad altri di accedere ad una cultura, ad una conoscenza, ad una consapevolezza forse, fino a quel momento celata, di quale fantastica ricerca e quale lavoro c’è dietro un piatto di cibo“.
Un’iniziativa originale, che oltre a ribadire l’importanza ambientale e salutare della filiera corta, aggiunge un tocco di innovativo al settore della ristorazione.