L’Ecuador è il primo Paese dell’America Latina ad adottare il sistema del semaforo sulle etichette dei prodotti alimentari. Si tratta di una strategia per avvertire con precisione i consumatori sulla quantità di zuccheri, grassi e sale presenti negli alimenti e nelle bevande.
L’Ecuador è il primo Paese dell’America Latina ad adottare il sistema del semaforo sulle etichette dei prodotti alimentari. Si tratta di una strategia per avvertire con precisione i consumatori sulla quantità di zuccheri, grassi e sale presenti negli alimenti e nelle bevande.
Il regolamento per l’etichettatura degli alimenti industriali per il consumo umano è stato elaborato dall’Agenzia nazionale per la regolamentazione e il controllo sanitario (Arcsa). L’iniziativa si ispira al Regno Unito, dove è stata fortemente approvata dalla British Medical Association e da Consumers International.
L’obiettivo è di avvertire la clientela della presenza di ingredienti potenzialmente pericolosi per la salute, soprattutto se assunti in eccesso. Il sistema si basa sull’utilizzo di colori, come in un vero e proprio semaforo, per segnalare l’allerta massima sull’eccesso di sale, zucchero e/o grassi (rosso), un’avvertenza (giallo) o il via libera (verde).
In questo modo la popolazione dell’Ecuador potrà ricevere informazioni più chiare e trasparenti sui propri acquisti. Secondo le associazioni nazionali dei consumatori, il semaforo fa parte della lotta contro l’obesità per promuovere un’alimentazione più sana che sia meno ricca di sale, grassi e zuccheri.
L’Arcsa sarà a disposizione dei consumatori per qualsiasi tipo di chiarimento e per spiegazioni su come interpretare i colori del semaforo del sistema informativo. Sarà compito delle aziende alimentari rinnovare le etichette e fornire con precisione le indicazioni nutrizionali, seguendo le nuove norme.
Il sistema del semaforo viene descritto come un metodo innovativo che aiuterà a prevenire le malattie del benessere, non soltanto per quanto riguarda la già citata obesità, ma anche in riferimento al diabete. I cittadini comprenderanno meglio il contenuto dei cibi confezionati e faranno scelte di acquisto più consapevoli, pensando soprattutto alla salute. Nella speranza che tutti ricordino che i cibi davvero salutari, come frutta, ortaggi e verdura fresca, non hanno bisogno di alcuna etichetta.
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