La crisi economica purtroppo ha messo in difficoltà molte famiglie. Ma gli italiani non si arrendono e trovano il modo di arrivare a fine mese nonostante tutto. Certo, il budget per la spesa al supermercato ha subito un taglio netto, ma forse questo significa che molti cittadini hanno imparato a mangiare meglio e hanno scelto l’autoproduzione.
La crisi economica purtroppo ha messo in difficoltà molte famiglie. Ma gli italiani non si arrendono e trovano il modo di arrivare a fine mese nonostante tutto. Certo, il budget per la spesa al supermercato ha subito un taglio netto, ma forse questo significa che molti cittadini hanno imparato a mangiare meglio e hanno scelto l’autoproduzione.
Tanti di voi sicuramente in questo periodo avranno riscoperto il piacere di fare la spesa al mercato del contadino o direttamente nelle aziende agricole, di comprare la farina e altre materie prime per preparare il pane e altri cibi in casa, o di scegliere canali alternativi per gli acquisti, come il Gruppo d’Acquisto Solidale.
A rivelare i dati sulle nuove abitudini anti crisi degli italiani arriva la Coldiretti, con una certa preoccupazione, a dire il vero. Gli italiani che non riescono a portare in tavola i cibi necessari per garantirsi una buona salute sarebbero più che raddoppiati rispetto all’inizio della crisi nel 2008. Circa 11 milioni di persone, pur volendo, non riescono a consumare un pasto proteico adeguato almeno ogni due giorni, perché non possono permetterselo.
In generale, 6 italiani su 10 spendono molto meno rispetto al passato per l’alimentazione e hanno riscoperto la cucina povera. Sembra un salto indietro nel tempo che può sembrare un regresso dal punto di vista della crescita economica, ma probabilmente mangiare in modo più leggero rispetto agli eccessi degli ultimi decenni sta giovando alla dieta di molti.
I fattori che sempre più determinano la dieta degli italiani, secondo quanto comunicato dalla Coldiretti, sono la ricerca della qualità e della genuinità, i prezzi, il desiderio di alimenti salutari e naturalmente i propri gusti. I nostri concittadini hanno riscoperto il riutilizzo degli avanzi per ridurre gli sprechi e i rimedi naturali.
Ciò permette di risparmiare, di dedicarsi ad un’alimentazione più sana e di vivere con gioia i momenti conviviali, preparando i pasti insieme agli amici e alla famiglia. È in corso una vera e propria valorizzazione dello stare insieme a tavola, con una cultura del buon cibo e dell’autosufficienza che dice addio ai fast food e a tanti prodotti confezionati.
Ormai più di 10 milioni di famiglie ogni giorno della settimana fanno almeno un pasto insieme a tavola, a colazione, a pranzo o a cena. Sono i più giovani, tra i 18 e i 34 anni, che si dedicano maggiormente alla cucina e all’autoproduzione. Amano stare ai fornelli e preparare nuovi ricette. Come riassumere questi dati? Semplicemente gli italiani hanno imparato a spendere meno e a mangiare meglio. È vero, forse non ci si può più concedere il lusso di una ricca cena al ristorante, ma con materie prime di qualità e che costano meno dei prodotti confezionati si può preparare comunque un pasto da re.
Marta Albè
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