Meno carne, più Gas. È questa, in sintesi, la fotografia scattata da un’analisi della Coldiretti, dalla quale emerge che uno degli effetti più evidenti della crisi è il cambiamento nelle abitudini alimentari degli italiani. Non necessariamente in senso negativo, visto che nel 2013 è crollato il consumo di carne degli italiani, con un taglio del 7% nelle macellazioni bovine nel primo bimestre rispetto allo scorso anno, mentre è aumentata la diffusione dei gruppi di acquisto solidali (Gas), che ormai coinvolgono il 18,6% degli italiani.
Meno carne, più Gas. È questa, in sintesi, la fotografia scattata da un’analisi della Coldiretti, dalla quale emerge che uno degli effetti più evidenti della crisi è il cambiamento nelle abitudini alimentari degli italiani. Non necessariamente in senso negativo, visto che nel 2013 è crollato il consumo di carne degli italiani, con un taglio del 7% nelle macellazioni bovine nel primo bimestre rispetto allo scorso anno, mentre è aumentata la diffusione dei gruppi di acquisto solidali (Gas), che ormai coinvolgono il 18,6% degli abitanti.
A diminuire è stata soprattutto la carne rossa, sulla quale ha pesato nell’ultimo mese anche l‘allarme generato dallo scandalo carne di cavallo. Con la crisi infatti nel 2013 quasi un italiano su tre, il 32%, a pranzo consuma esclusivamente un piatto di pasta, che sazia di più e costa di meno, mentre solo il 18% dichiara di fare quotidianamente un pranzo completo con un primo, un secondo, un contorno e un dolce o un frutto.
Ma a cambiare non è stato solo il menu tipo, ma anche la modalità di fare la spesa, con ben 26 milioni di italiani che vanno a caccia dei prezzi più bassi, senza però rinunciare alla qualità. Come? Scegliendo, ad esempio, metodi alternativi come gli acquisti di gruppo, quelli on line o dal contadino. I gruppi di acquisto solidali (Gas), infatti, oggi coinvolgono quasi 7 milioni di persone, di cui 2,7 milioni in modo regolare, secondo l’analisi Coldiretti/Censis.
La crisi, insomma, ha costretto il popolo dello stivale ad aguzzare l’ingegno, spesso a beneficio dell’ambiente. Lo rivela anche la nuova tendenza del carpooling della spesa, con un numero crescente di persone che di fronte al caro benzina si mettono in auto assieme per dividere i costi e andare a fare la spesa nei punti più convenienti, dalle aziende agricole ai mercati degli agricoltori, dai mercati all’ingrosso agli ipermercati fino ai discount. Una strategia che ha contribuito al contenimento dell’inflazione.
Roberta Ragni
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