Reti di cotone vanno a sostituire i sacchetti di plastica per l'acquisto di frutta e verdura nella catena di distribuzione alimentare Carrefour in Spagna. L'obiettivo è ovviamente quello di ridurre l'uso di contenitori e imballaggi in plastica evitandoli del tutto almeno nel reparto orto-frutta.
Reti di cotone al posto dei famigerati sacchetti di plastica per l’acquisto di frutta e verdura nella catena di distribuzione alimentare Carrefour in Spagna. L’obiettivo è ovviamente quello di ridurre l’uso di contenitori e imballaggi in plastica, evitandoli del tutto almeno nel reparto orto-frutta.
I clienti dei tanti punti vendita Carrefour spagnoli potranno ora acquistare reti di cotone riutilizzabili per fare la spesa di frutta e verdura. L’azienda diventa così la prima in Spagna a proporre questa alternativa più sostenibile dopo essere stata la prima a consentire ai suoi acquirenti di utilizzare i propri contenitori o borse, non solo per acquisti di frutta e verdura, ma anche nei reparti salumeria, pescheria, macelleria e piatti pronti.
La rete di cotone può essere lavata e riutilizzata molte volte e viene venduta in un pacchetto di tre unità al prezzo di 3,99 euro.
L’azienda è molto attenta al problema della riduzione della plastica e, nel reparto frutta e verdura dei suoi negozi bio, ha deciso di eliminare completamente gli imballaggi realizzati con questo materiale. Ha sostituito quindi i contenitori in plastica di olive e sottaceti con barattoli di vetro. Anche cetrioli, banane e altri prodotti non vengono più imballati in sacchetti ma sono raggruppati con l’aiuto di un piccolo nastro.
https://www.facebook.com/carrefoures/photos/a.181841978571868/2423050697784307/?type=3
Secondo l’azienda la riduzione di plastica ottenuta fino ad ora con questi sistemi è di oltre l’80%.
E in Italia?
Come tutti ricordiamo, nel nostro paese c’è stata una grande polemica quando, dal 1° gennaio 2018, è scattato l’obbligo per i supermercati di dotarsi di buste bio a pagamento nel reparto ortofrutta. Nonostante una specie di sommossa popolare in cui, tra le altre proposte, vi era stata proprio quella di poter utilizzare le retine, alla fine non c’è stato scampo: in Italia la sola possibilità è quella di acquistare una bio shop monouso nel supermercato stesso o altrove! Ha vinto dunque la burocrazia e l’eccesso di igiene.
Il ministero della Salute, in una circolare, ha infatti espresso il suo parere negativo sull’utilizzo di queste soluzioni più sostenibili per presunti problemi di igiene e di sicurezza che, però, altri paesi europei tra cui la Svizzera, l’Austria e la Germania (a cui si aggiunge ora anche la Spagna), non hanno riscontrato!
Ci auguriamo che presto iniziative del genere arrivino anche nei negozi Carrefour Italia e vengano estese, senza più scuse, a tutte le altre catene di supermercati nel nostro paese.
Leggi anche:
- Addio plastica nel reparto ortofrutta: questo supermercato ha trovato il modo più naturale di sostituirla
- Sacchetti riutilizzabili per l’ortofrutta: NaturaSì sconvolge le regole (e fa bene all’ambiente)
- No alle retine nei reparti ortofrutta, in Italia vince lo spreco e l’eccesso di igiene
- Sacchetti bio? Sì, è possibile portarsi la sporta da casa nel reparto ortofrutta
- La bufala sui rincari dei sacchetti bio che ci costerebbero fino a 90 euro l’anno
- Bioshopper boomerang: pur di non pagare, gli Italiani comprano frutta e verdura confezionata
- Sacchetti bio: l’Italia vuole un’alternativa gratuita e riutilizzabile (ma a oggi non è permessa)
Francesca Biagioli